Il calendario
musicale di ottobre segnala quattro dei cinque debutti delle più importanti
stagioni romane. Comincia , il 19, l’ Istituzione Universitaria dei Concerti (Aula
magna della Minerva) con Salvatore Accardo ( serie di concerti Minerva) e ‘I
Turchini’ di Antonio Florio ( serie Calliope). All’indomani, il 20, prende il via la stagione
vera e propria dell’Orchestra Sinfonica di Roma (Auditorium della
Conciliazione) diretta dal suo fondatore e direttore Francesco La Vecchia (
qualche giorno dopo che l’Orchestra stabile ha eseguito a Roma, Palermo e
Firenze il ‘Requiem’ di Verdi, e la
China National Opera House ha
messo in scena ‘Il Trovatore’ ) con
‘Petruska’ di Strawinsky e ‘Romeo e Giulietta’ di Prokofiev . La Vecchia può vantarsi
di aver fatto emergere dal
dimenticatoio molti musicisti italiani del Primo Novecento, e di cedere il podio, in questa stagione, anche
ad altri direttori - era ora! - benchè tutti stranieri, di nazioni sperdute e
pressochè sconosciuti.
A seguire, il 21, Santa Cecilia ( Auditorium Parco della Musica)
inaugura con Maurizio Pollini la
stagione da camera; e, il 26, la stagione sinfonica, con i complessi al gran
completo, noti solisti, e la direzione
di Tony Pappano. In programma l’opera ‘Peter Grimes’ di Benjamin Britten,
che quasi sicuramente finirà in CD, per onorare il centenario della nascita del
musicista, il più noto del Novecento inglese. C’è poi, il 31, il concerto
inaugurale, al Teatro Olimpico, della
stagione della Accademia Filarmonica Romana che, quest’anno, registra anche un cambio di direzione
artistica – fuori Sandro Cappelletto, dentro Cesare Mazzonis, che ha lo stesso incarico all’Orchestra
Nazionale della Rai di Torino – con la pianista Angela Hewitt, in un programma
interamente dedicato a Bach,
accompagnata dall’Orchestra da camera della Rai di Torino - quella di
Mazzonis, per intenderci, perché Mazzonis, venendo a Roma intende procurare altro lavoro alla sua orchestra.
Buon ultima, la ‘sorellastra pigra’ Teatro dell’ Opera che avvierà la nuova stagione a fine novembre con ‘Ernani’
di Giuseppe Verdi ; Muti sul podio. La
stagione è stata annunciata in ottobre, come, del resto, fanno tutti i grandi
teatri internazionali che non l’annunciano mai con mesi e mesi di anticipo.
Seppur diverse fra loro, le stagioni romane si somigliano
tutte per la preoccupante e dissennata
assenza di interpreti italiani dai rispettivi cartelloni.
Nessun commento:
Posta un commento