Alla fine la Cucchi, sfiduciata da mezzo teatro, ha dovuto alzare le braccia in segno di resa. La sua permanenza al Teatro Lirico di Cagliari, in qualità di Svrintendente, è stata segnata da amministrazione non efficiente - possiamo dire disastrosa? - e non all'altezza del compito, e da problemi di salute - invocati a scusante quasi sempre dai giornali isolani. E dire che era stata scelta meno di un anno fa, dopo l'uscita, sbattendo la porta, per la seconda volta, di Mauro Meli, inviso al sindaco e presidente del teatro sorretto invece, ma senza risultati, dalla Barracciu, la bella sottosegretaria del PD che Matteo Renzi ha chiamato a Roma affidandole un incarico al MIBACT, per sottrarla alle critiche dello stesso suo partito e per allentare in qualche modo la morsa della magistratura che la sta processando per spese non proprio specchiate e comunque gonfiate durante il suo mandato alla Regione.
A Roma la Barracciu tace, ha taciuto per tutto il tempo, tranne l'unica volta in cui per far sentire la sua voce e mandare a dire a tutti che esiste ancora, ha sparato una castroneria, a proposito degli scioperanti, assemblati, al Colosseo, bollandoli con una espressione fuori luogo: hanno commesso un reato'. E lei allora che, per i rimborsi chiesti alla Regione del carburante consumato dovrebbe aver percorso da nord a sud la sua Sardegna, almeno due volte al giorno - si fa per dire ; quello caso mai è un reato, se la magistratura che sta indagando lo accerterà e la condannerà.
Il Teatro Lirico di Cagliari ha fatto un nuovo bando per vedere chi ha interesse a ricoprire quel l'incarico lasciato vuoto prima da Meli, contro la sua volontà, ed ora dalla Cucchi. Insomma, ci risiamo.
Chissà se anche questa volta, la terza, si ripresenterà Meli, e forse la sua candidatura sarà per la terza volta accettata, ritenendola la più idonea. Perchè, occorre dirlo, salvo alcuni difettucci - i rapporti con certi agenti mangiasoldi stranieri e i bilanci sempre in disordine tutte le volte che ha lasciato gli incarichi; accuse, specie la seconda, che Meli ha sempre contestato, attribuendo i buchi nel bilancio a sommovimenti tellurici in Sardegna, inusuali certo, ma non impossibili, come lui sostiene da esperto sismologo - ha fatto le stagioni che più si ricordano, e non per gli occhialetti in 3D ed altre amenità. E questa volta, anche per far vedere che è ancora viva, la Barracciu forse riuscirà ad imporlo, con l'appoggio di Renzi, al riottoso sindaco di Cagliari che di Meli non vuol sentir parlare.
Un mesetto e sapremo, nel frattempo ancora una volta il teatro cagliaritano è stato decapitato, a causa della incapacità del medesimo Consiglio di indirizzo che ora sta cercando un nuovo vertice, che evidentemente non sa fare la scelta giusta.
E se richiamassero la Crivellenti, altra campionessa catapultata dalla biglietteria del teatro alla sovrintendenza - bellezza pugliese, non sappiamo se anche efficienza sempre pugliese - dalla coppia Letta-Nastasi, come hanno scritto e dichiarato tutti quelli che conoscono i fatti - e perciò, fra parentesi, senza ragione il marito/compagno avvocato della signora inutilmente sventola querele nei riguardi di soggetti che hanno solo riferito ciò che altri, a conoscenza dei fatti, hanno affermato ( vedi l'ex sovrintendente sul quale la coppia fece pressione, in quel caso per la biglietteria!) - proprio la Crivellenti che per la sua positiva amministrazione, durata come quella della Cucchi poco tempo, si meritò addirittura un premio dal Ministero di Nastasi - altro mistero di quel ministero! - e chissà se non sarebbe la migliore soluzione, adesso che il suo pargolo, che all'epoca la fece allontanare per un pò dagli impegni in teatro, sarà cresciuto.
Stiamo a vedere, sperando che questa volta il saggio Consiglio di indirizzo non faccia la scelta più avventata. Come in questi casi c'è sempre da temere, non senza ragione.
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