Il giudice di Palermo, Saguto, una signora, accusata di amministrare i beni tolti alla criminalità con leggerezza e interesse troppo personale, in una telefonata, a poche ore della commemorazione del giudice Borsellino alla quale aveva partecipato, ha ingiuriato figli del giudice, dando loro della squilibrata e dell'imbecille. Colta sul fatto prima ha negato e poi ha tentato una scusa: è sbagliato estrapolare una espressione da un contesto, e di telefonate ne faccio talmente tante - noi aggiungiamo: per profittare dell'incarico di magistrato e per favorire, come sembra, anche suo marito - che forse qualche espressione un pò colorita potrebbe essermi scappata di bocca. Saguto, lei , per dirla papale papale, è una MARIUOLA, senza giri di parole e espressioni colorite, e farebbe bene a pensare come uscire dalle vergognose irregolarità di gestione che le vengono addebitate.
Da un articolo di Enrico Deaglio sul 'Venerdì' di oggi, apprendiamo inoltre che la MARIUOLA, è andata a far la spesa in un supermercato di Palermo, fra quelli confiscati alla mafia e da lei amministrati, nel quale ha già lasciato un conto di oltre 18.000 Euro. Rientra nel modo tutto suo di amministrare i beni confiscati alla malavita?
L'amministratore degli amministratori, il super burocrate che ha fatto una carriera strepitosa anche perchè alle spalle aveva il solito mammasantissima - sempre lo stesso che però esce indenne da tutte le tempeste, con il capello perennemente a posto - che fa di nome Mastrapasqua, e che fino a qualche mese fa era presidente e consigliere di amministrazione di mezza Europa, dall''INPS all'Ospedale Israelitico, dall'altro ieri è ai domiciliari, dove meritava di essere da tempo. Ma solo per uno dei suoi trascorsi , quello alla presidenza dell'Ospedale, dove per ottenere dalla Regione cospicui finanziamenti, avvertito per tempo, faceva trovare agli ispettori regionali l'ospedale e la documentazione relativa all'attività che vi si svolgeva, opportunamente modificata e falsificata. Insomma era il regista del set del malaffare della sanità romana. MASCALZONE, alto che grande manager.
Per la signora Barracciu è arrivato il momento dell verità. Si era sfilata dalle primarie del PD in Sardegna quando era emerso che nella sua precedente vita da consigliera regionale aveva scialacquato con i contributi pubblici: oltre 80.000 Euro per rimborso carburante. Da un rapido calcolo era venuto fuori che con tutto quel carburante di cui chiedeva il rimborso spese, Ella avrebbe dovuto percorrere ogni giorno, per un anno, la Sardegna da cima a fondo, andata e ritorno. Una vergogna. Renzi allora l'aveva salvata, facendola emigrare ed affidandole l'incarico di sottosegretario alla cultura, con il tacito accordo che qualora, a seguito di quelle spese, la procura cagliaritana l'avesse indagata - come ora è accaduto - lei avrebbe mollato l'incarico ministeriale. Ora se ne torna a Cagliari ed attende l'udienza in tribunale che avverrà ai primi di febbraio. BUGIARDA di una Barracciu.
E, infine, Brunetta, che non è nano solo di statura. Sul 'Mattinale' di qualche giorno fa - il foglio di informazione di cui ha egli la responsabilità, in quanto capogruppo in Parlamento di FI - ha pubblicato una ignobile vignetta in cui compare Maria Elena Boschi, distesa, con le gambe scoperte e sotto la scritta che suonava all'incirca: chi vuole una unione civile si faccia avanti. VOLGARE
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