Siamo in vena di frivolezze, oggi. All'indomani della liberazione di Roma da Marino, in difesa del quale ancora ieri correvano personaggi insospettabili, come il sociologo De Masi che nell'estremo tentativo di evitare a Marino la forca mediatica generale, arrivava a prendersela anche con il Papa, il cui intervento ha bollato alla stessa maniera con cui ci aveva provato il diretto interessato.
Roma potrebbe voltare finalmente pagina e perciò concediamoci qualche istante di leggerezza.
Abbiamo notato nel giro di mesi, o di qualche anno al massimo, la radicale evoluzione compiuta da alcune donne, ragazze o signore, che la Politica ha portato in Parlamento.
Non ci occupiamo altrettanto e volutamente degli uomini perchè su gran parte di quelli che siedono sugli scranni di Montecitorio o di Palazzo Madama neanche un intervento diretto della divinità potrebbe produrre un qualche cambiamento esteriore ed estetico degno di nota. Cosa può fare anche la stessa divinità per cambiare i connotati a un Brunetta o a un Calderoli, tanto per fare solo due esempi eclatanti? E, come noi, a seguito di tale meditata constatazione anche la divinità disposta ad intervenire ha fatto marcia indietro.
Mentre ... e qui sta il miracolo, anche senza bisogno dell'intervento di una qualche divinità, tante signore apparse di recente nell'agone politico sembrano, a distanza di pochi mesi, addirittura irriconoscibili, naturalmente in meglio - perchè non si è mai verificato il contrario.
Non possiamo verificare se tale processo abbia riguardato signore che nella politica sono entrate quando noi eravamo ancora ragazzini, come la bella, elegante, Anna Finochiaro che in Parlamento è arrivata una trentina di anni fa e quindi ha avuto tutto il tempo per rifarsi. Dacchè abbiamo imparato a far caso a questi cambiamenti, la bella Anna Finocchiaro è sempre stata una bella signora, elegante. Non sappiamo come era dapprincipio; e se non fosse stata come ora, onore al merito per la sua trasformazione.
Mentre abbiamo seguito passo passo le evoluzioni di giovani signore, entrate in Parlamento alle ultime infornate, alcune anche per la loro avvenenza - non è un mistero - mentre altre che all'inizio sembravano essere uscite di casa infilandosi il primo vestito che gli era capitato a portata di mano, oggi vestono griffate, hanno acquisito una certa eleganza e non per le griffe, e soprattutto si 'sono date una ripulita' - come si dice a Roma - nessuna si offenda. Prendete ad esempio la Lorenzin, il cui nome si fa oggi - tanto per esagerare - come possibile candidato sindaco a Roma, sembra un'altra persona. Diciamo che la maternità le ha anche giovato. Ma oggi ha sistemato integralmente il suo look, veste bene, ha un bel taglio di capelli ed anche il suo viso s'è addolcito. Sembra un'altra persona e non solo per il fatto che non porta più quell'apparecchietto in bocca.
Un altro esempio? Mariastella, sì, la Gelmini, è un'altra persona, anche se resta sempre quell'antipatica saccente di un tempo. Stesso discorso vale per la Lombardi, dei '5 stelle'. per lei ci sarebbe ancora qualcosa da fare, ma intanto di strada ne ha fatto ( anche di lei si parla come di possibile candidato a sindaco di Roma).
Ci sono poi altre giovani signore che di cambiamenti non hanno ancora bisogno, perchè li avevano già operati prima, nella previsione di entrare in Parlamento, ( come certi capi partito gli avevano fatto intravedere).
Ed infine un altro paio di categorie, assai esigue, che per diverse ragioni stentano a cambiare, in meglio.
La categoria delle 'madonne', alla quale appartiene la Madia, la quale, come la Madonna, ritiene di non dover apportare nessun ritocco al suo look; lei deve star seduta ferma, immobile ,in silenzio, esposta alla devozione popolare
E poi la categoria delle 'principesse ereditarie' rappresentata in modo smagliante dalla Boschi, la quale, unica fra le donzelle giunte in Parlamento senza un curriculum preparatorio e di formazione, è talmente sicura di sè e tanto attiva, oltre che desiderata, che non ha nessuna intenzione di cambiare se stessa. Altrimenti non girerebbe con tacco 12 e pantaloni a vita bassa come ha fatto, con ammirevole sfrontatezza, anche al Quirinale, il giorno del giuramento da ministro.
P.s. Ci siamo dimenticati di un caso, forse il più eclatante per il fatto che non sono interventuti cambiamenti radicali, quello del ministro della Difesa, sig.ra Pinotti
che sembrava prima, a causa della sua importante corporatura, adeguata ad un capo di forze armate, un monumentale 'auricchio' dolce, gigante. Anche la Pinotti, ora sembra un'altra persona, anche nel viso, senza aver fatto interventi militari, bel taglio di capelli e scollature un pò malandrine, ma eleganti ed adatte al ruolo.
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