Pare che il Renzino faccia sul serio. taglio , dal primo aprile, degli stipendi dei superburocrati. Al massimo possono guadagnare quanto il presidente della Corte di Cassazione, cioè a dire 310.000 Euro. Lo stipendio del Presidente della repubblica, come limite massimo- all'incirca 250.000 Euro- non è stato ritenuto congruo all'alta responsabilità dei grandi manager che hanno alle dipendenze migliaia e migliaia di dipendenti e gestiscono affari e denaro per milioni , se non miliardi, di Euro.
Comunque una scappatoia per alcuni è stata trovata, come per il direttore generale della Rai che continuerà a percepire quel che percepisce, e cioè oltre 600.000 Euro, perché lui è un 'dirigente' e non fa parte del consiglio di amministrazione. Cosa voglia dire speriamo che qualcuno lo spieghi al popolo che soffre.
Per altri si è detto che la mannaia sacrosanta sui loro stipendi cadrà al momento del rinnovo degli incarichi. Perchè tanta gentilezza per manager che guadagnano milioni di Euro ma che possono andar via lasciando buchi di bilancio ma con buonuscite miliardarie? Tanta gentilezza e cortesia davvero è inspiegabile, se poi il Renzino- che ancora non ha deciso- se decide di mettere le mani nelle tasche dei pensionati che si sa come fanno vita da nababbi, lo decide la sera e la mattina chiama l'INPS e dall'indomani, il prelievo forzoso di solidarietà - furto autorizzato - viene effettuato, senza nessuno scrupolo e non prendendo in considerazione il fatto che i 2000 Euro al mese per uno che deve
mantenere la famiglia e magari ha anche un mutuo da pagare rappresentano una pensione quasi da fame; ma a lui si chiede un contributo di solidarietà, mentre a chi guadagna qualche milione di Euro di stipendio si attende che vada in pensione, perchè il taglio si fa solo al suo successore, dopo averlo avvertito ed avutone il consenso.
Nell'adeguamento degli stipendi c'è anche una scala progressiva discendente. Non tutti ora possono chiedere di guadagnare quanto guadagna il Primo presidente della Cassazione - in Italia sarebbero capaci di farlo. I nuovi parametri dipendono dal numero di dipendenti di un'azienda e dal suo bilancio ecc... Tanto per venire a bomba, nelle Fondazioni liriche gli stipendi di sovrintendenti e direttori generali come anche di direttori artistici devono essere tutti rivisti al ribasso, perchè nessuno ha i numeri per guadagnare quel che guadagna Lissner o Cagli o Fuortes o Girondini. il tetto massimo, da quel che ci riesce di capire, potrebbe essere, dati alla mano sui dipendenti e bilanci- sui 160.000 Euro, cioè a dire un terzo di quel che guadagna oggi Lissner, metà per Cagli e quasi metà per Fuortes o Girondini, insomma ci sarebbe un bel risparmio per le Fondazioni. E visto che alcuni sovrintendenti virtuosi hanno dichiarato di recente che gli allestimenti delle loro opere costano mediamente sui 200.000 Euro, è come se i sovrintendenti regalassero, seppure malvolentieri, un allestimento al loro teatro. Bell'esempio!
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