Per quale ragione, in Commissione Cultura si è proposto un taglio ai fondi - un solo esempio, benchè le istituzioni colpite dall'eventuale taglio, non ancora approvato definitivamente, siano numerose e molte di esse prestigiose - al Festival di Spoleto, dopo che Giuli ( ministro in nome e per conto delle sorelle Meloni) aveva promesso, nel momento stesso in cui annunciava la nomina del nuovo direttore artistico, dopo Monique Veaute, Daniele Cipriani (manager e agente - la prima volta che accade - attivo nel mondo della danza) che Spoleto avrebbe ricevuto ancora altri fondi; e nelle stesse settimane in cui si discuteva, in un via vai non pacifico fra Spoleto e Ministero, del nuovo statuto della Fondazione festival, basato sulla logica 'più soldi solo in cambio di più poltrone', già annunciata e pubblicamente professata, a ridosso delle varie campagne elettorali, nei comizi dei big ( vedi Abruzzo, Molise ecc...)?
I tagli andrebbero a toccare anche la Biennale di Venezia, sebbene sia state messa, nei loro orizzonti culturali, nelle mani destre sicure di Pietrangelo Buttafuoco. Evidentemente, nonostante ciò, la Biennale appare troppo di sinistra per essere trattata con un occhio di riguardo da questa destra.
Meglio della Biennale, di Spoleto e di tante altre prestigiose istituzioni (vedi elenco nei post precedenti), il Festival delle 'Città identitarie' diretto da Sylos Labini che se carriera ha fatto l'ha fatta all'ombra delle politica e del familismo ( maritato con figlia di Paolo Berlusconi, e da Silvio nominato referente per la cultura nel partito).
E forse se Giordano Bruno Guerri non ha voluto lasciare il Vittoriale, dove può tranquillamente gestire il prestigioso sito e proseguire nei suoi studi, nonostante le molte offerte via via ricevute; e Marcello Veneziani, altro insigne rappresentante del pensiero di destra, non ne ha accettata alcuna, è perchè il potere neanche di loro si fida ciecamente e loro non accettano patti troppo vincolanti con esso - di destra sì, ma forse un pò autonomi, a differenza di Giuli - mentre su tutte le poltrone che man mano si liberano fanno sedere i loro amici e fan.
Merito? Calpestato, perchè poco influente. Basta l'indecente spettacolo della squadretta di governo, tra 'fedelissimi' e parenti.
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