giovedì 3 ottobre 2024

Beatrice Venezi, allora possiamo stare tranquilli che lei proseguirà la vittoriosa carriera internazionale, e girerà alla larga dal Teatro Massimo di Palermo e da ogni altro teatro in Italia. Grazie a nome della musica italiana ( da Live Sicilia, di Antonio Condorelli)

 

Teatro Massimo, Venezi: “Non sarò sovrintendente o direttore artistico

Il direttore d'orchestra si tira fuori dalla battaglia per l'ente palermitano

PALERMO – “Non c’è stata, né ci sarà alcuna nomina a sovrintendente o a direttore artistico da parte del ministero”. Il direttore d’orchestra Beatrice Venezi si tira fuori dalla battaglia per il rinnovo dei vertici del Teatro Massimo di Palermo.

Lo fa a mezzo ‘posta’, rispondendo a un articolo del Fatto sullo scontro politico, attualmente in corso, per la scelta del prossimo sovrintendente e del direttore artistico che potrebbero sostituire Marco Betta.

Due poltrone d’oro, per l’ammontare degli emolumenti (170 mila euro il sovrintendente, 100 mila il direttore artistico”, due poltrone di peso politico, per gli equilibri in campo.

Due poltrone, però, che Betta ha riassorbito nel proprio ruolo, trattenendo un solo compenso, quello del sovrintendente.

Teatro Massimo, le parole di Venezi

“Non c’è stata, né ci sarà alcuna ‘nomina’ a sovrintendente o a direttore artistico – dice Venezi -. Io sono un direttore d’orchestra e svolgo il mio lavoro in tutto il mondo. Un direttore artistico, per svolgere bene il suo lavoro, deve essere presente in teatro, per far fronte a tutte le necessità degli artisti e delle maestranze”.

Il direttore d’orchestra, sottolinea che non potrebbe “modificare” la propria vita professionale “poiché, proprio in virtù dell’intensa attività che svolgo, soprattutto all’estero, non riuscirei a compierla con la dedizione necessaria”.

Il confine con la politica

Appena pochi giorni fa, il direttore d’orchestra ha annunciato una querela contro Maria Rosaria Boccia, che l’aveva tirata in ballo come consulente dell’ex ministro Gennaro Sangiuliano.

Venezi nega di essere “spinta dal sistema politico”, ricordando di aver “costruito” la propria carriera e notorietà “ben prima” del governo attuale: “I miei successi, dei quali moltissimi anche all’estero, sono iniziati tanto tempo prima del governo Meloni.

E poi tira in ballo D la Repubblica, che la inseriva nella lista delle 30 donne tra cui ‘scegliere assieme ai lettori, l’italiana che rappresenta la forza, la passione e il talento di tutte’.

Ma a Palermo, c’è un’altra lista, quella dei pretendenti per il Massimo. E ai piani alti della politica si accende lo scontro.


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 Ci piacerebbe sapere cosa intenda per carriera internazionale riferita a se stessa, Beatrice Venezi, e quali  siano i suoi successi .

 La sua carriera internazionale è fatta in massima parte in istituzioni che appartengono alla 'provincia' musicale del mondo, oppure  in circuiti che dipendono dal Ministero degli esteri, o con ospitate organizzate dagli Istituti di cultura italiani all'estero ( vedi il caso, recente, del Colon di Buenos Aires che Lei cita sempre, la cui storia abbiamo già raccontato).

 Lei non ha fatto in oltre dieci anni di attività nessuna carriera. e la ragione è che non ha i  numeri per fare una vera carriera, come hanno fatto altre donne italiane, meno belle ed appariscenti di Lei,  pure da meno anni in carriera, ma certamente molto, ma molto più brave di Lei che è SCARSA, e la scarsissima carriera che ha fatto e continuerà a fare - approfitti delle sorelle Meloni e della loro corte oggi fiorente di cui fa parte non certo per meriti artistici, CHE NON HA - è quella che si merita. (Pietro Acquafredda)

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