Si è conclusa al Teatro Verdi di Padova la trentunesima edizione del Concorso Lirico Internazionale dedicato a Iris Adami Corradetti, storico soprano, milanese di nascita ma padovano di adozione, organizzata dal Comune di Padova all’interno della Stagione Lirica 2024, direttore artistico Federico Faggion. Al termine di cinque intense giornate, sono stati scelti fra 198 candidati provenienti da tutto il mondo i dieci finalisti che hanno cantato durante la serata conclusiva. Nonostante si percepisse la tensione della finale, tutti hanno affrontato la serata con grande energia, e ne sono stati ripagati dal pubblico che li ha sostenuti con applausi calorosi.
La commissione giudicatrice ha visto come presidente Peter Mario Katona, direttore casting del Covent Garden di Londra, affiancato dal soprano Mara Zampieri, vicepresidente, Christoph Seuferle, direttore artistico della Deutshce Opera di Berlino, Brian Speck, artistic administrator del Metropolitan Opera House di New York, Renate Kupfer, consulente di Opera Casting, He-Ion Seo, docente presso la Seul National university College of Music, Cecilia Gasdia, sovrintendente e direttore artistico della Fondazione Arena di Verona, Alessandro di Gloria, responsabile Programmazione e Casting del Teatro Massimo di Palermo e consulente per la Programmazione del Teatro dell’Opera di Roma, Edoardo Bottacin, direttore artistico del Teatro Sociale di Rovigo, Stefano Canazza, direttore artistico del Teatro Comunale Mario del Monaco di Treviso, e Alessandro Ariosi, di Ariosi Management, presente a tutte le sessioni ma che non ha potuto partecipare alla serata finale per un’improvvisa indisposizione.
La presentatrice della serata Alessandra Mercanzin ha introdotto i brani in programma con eleganza e naturalezza. L’Orchestra di Padova e del Veneto diretta dal maestro Nicola Simoni ha accompagnato i finalisti avvolgendoli di sonorità corpose e colori morbidi, ottenendo degli impasti suggestivi soprattutto nell’“Inno alla luna” da Rusalka di Antonin Dvorák. Il repertorio spaziava dal Mozart delle Nozze di Figaro al verismo di Giordano; interessante la presenza della cavatina di Aleko dall’opera omonima di Sergej Rachmaninov, resa famosa da Fëdor Saljiapin.
Si è aggiudicato il primo premio e la borsa di studio istituita quest’anno dedicata alla memoria di Remigio Vignato il baritono coreano Daniel Gwon (31 anni), già arrivato sul podio di altri concorsi internazionali. Durante la finale ha mostrato versatilità nell’affrontare diversi repertori spaziando da “Largo al factotum” da Il barbiere di Siviglia di Rossini a “Nemico della patria” dall’Andrea Chénier di Giordano. Il secondo brano è risultato più consono alla natura del suo strumento, una voce brunita ma che, data la giovane età, deve ancora maturare dal punto di vista dell’interpretazione. La vincitrice del secondo premio è il mezzosoprano russo Aleksandra Meteleva (25 anni), a cui è stata conferita anche la borsa di studio dedicata alla memoria di Lucia Valentini Terrani. Ha interpretato con molta delicatezza il cantabile dell’aria “Se Romeo t’ha ucciso un figlio” da I Capuleti e i Montecchi di Bellini , arrivando poi a esprimere nella cabaletta la natura energica del protagonista, grazie anche a una salda tecnica di coloratura; nella seconda aria, “Una voce poco fa” dal Barbiere di Siviglia, ha dimostrato un temperamento combattivo, tratteggiando però una Rosina sempre elegante e morbida. Infine al soprano ucraino Yulia Merkudinova (35 anni), già vincitrice in altri concorsi internazionali, è stato conferito il terzo premio, grazie alla capacità di rendere le atmosfere eteree, attraverso la gestione espressiva dei pianissimi, nell’aria “Ah non credea mirarti” da La sonnambula di Bellini. La sua esecuzione di “È strano… Ah fors’è lui… Sempre libera” da La traviata ha saputo giocare sull’interpretazione, rendendo partecipe il pubblico delle emozioni contrastanti che vive Violetta.
Oltre alle già citate borse di studio, ne sono state offerte altre due: la prima. per ricordare Antonio Favarato, è stata assegnata al basso cinese Zhibin Zhang (23 anni); la seconda, anch’essa di nuova istituzione, intitolata a Tullio Serafin, è stata offerta da Andrea Castello, direttore del festival Vicenza in Lirica, a Claudia Ceraulo (29 anni), soprano dal temperamento appassionato. Gli altri protagonisti della serata sono stati Haotian Ma (26 anni), tenore cinese, Adriana Banasova (33 anni), soprano slovacco, Mira Alkhovik (27 anni), soprano russo, Kwansig Park (32 anni), basso dalla Corea del sud, e la sua conterranea Yerang Park (28 anni), soprano.
XXXI Concorso Lirico Internazionale
IRIS ADAMI CORRADETTI
Prima parte
W. A Mozart, Le nozze di Figaro, Deh vieni non tardar, Claudia Ceraulo, soprano
P. I. Čajkovskij, Evgenij Onegin, Kuda, kuda, Haotian Ma, tenore
W. A. Mozart, Le nozze di Figaro, Dove sono i bei momenti, Adriana Banasova, soprano
S. Rachmaninov, Aleko, Cavatina di Aleko. Zhibin Zhang, basso
G. Puccini, La bohème, Sì, mi chiamano Mimì, Mira Alkhovik, soprano
G. Verdi, Attila, Mentre gonfiarsi l’anima, Kwansig Park, basso
G. Verdi, La traviata, È strano!… Ah, fors’è lui… Sempre libera, Yerang Park, soprano
V. Bellini, I Capuleti e i Montecchi, Se Romeo t’uccise un figlio, Aleksandra Meteleva, mezzozoprano
G. Rossini, Il barbiere di Siviglia, Cavatina di Figaro, Daniel Gwon, baritono
V. Bellini, La sonnambula, Ah, non credea mirarti!, Yulia Merkudinova, soprano.
Seconda parte
G. Donizetti, Don Pasquale, So anch’io la virtù magica, Claudia Ceraulo, soprano
F. Cilea, L’Arlesiana, Il lamento di Federico, Haotiah Ma, tenore
J. Massenet, Le Cid, Pleurez mes yeux, Adriana Basanova, soprano
G. Verdi, Macbeth, Come dal ciel precipita, Zhibin Zhang, basso
A. Dvorák, Rusalka, Inno alla luna, Mira Alkhovik, soprano
G. Verdi, Ernani, Infelice e tuo credevi, Kwangsik Park, basso
G. Donizetti, Linda di Chamounix, O luce di quest’anima, Yerang Park, soprano
G. Rossini, Il barbiere di Siviglia, Cavatina di Rosina, Aleksandra Meteleva, mezzosoprano
U. Giordano, Andrea Chénier, Nemico della Patria, Daniel Gwon, baritono
G. Verdi, La traviata, È strano!… Ah, fors’è lui… Sempre libera, Yulia Merkudinova soprano
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