sabato 5 ottobre 2024

Cortei pro Palestin in tutta Europa: Londra, Parigi, Strasburgo, Roma (da Gazzetta del Sud)

 


Roma, guerriglia al corteo pro Palestina: scontri tra agenti e manifestanti, ferita una ragazza

Lancio di bottiglie e bombe carta contro le forze dell’ordine che, in tenuta anti sommossa, hanno sbarrato la strada al corteo pro Pal a Roma. Il lancio è stato fatto da alcuni manifestanti incappucciati.

Brutte scene di guerriglia urbana, alla fine della manifestazione che si era svolta senza incidenti e con grande partecipazione. Mentre i promotori palestinesi avevano dichiarato il successo (e la conclusione) del corteo, alcuni incappucciati hanno cominciato a tirare sassi, bottiglie, persino un palo stradale divelto dall’asfalto, contro le camionette della polizia disposte a proteggere via Ostiense. Le forze dell’ordine hanno spruzzato gli idranti sulla folla, mentre il grosso dei manifestanti si tiene a distanza (esprimendo anche forte disappunto per i disordini), mentre all’imbocco di via Ostiense sono ormai soprattutto alcune decine di incappucciati.

In piazza è stato un fuggi fuggi dopo che si è scatenata un vera e propria guerriglia. Una ragazza è rimasta ferita durante gli scontri. Sul posto un’ambulanza, mentre molti dei presenti gridano «vergogna» alle forze dell’ordine.

In tutto circa 5mila i partecipanti, nonostante il divieto imposto dalla Questura. «L'Italia fermi la vendita e l’invio di armi a Israele – dice un attivista al megafono – finisca immediatamente il genocidio a Gaza». Cori anche contro il presidente americano Joe Biden.

Manifestazioni anche a Parigi, Strasburgo e Londra

Diverse centinaia di persone hanno manifestato nelle piazze francesi di Parigi, Lione, Tolosa e Strasburgo per esprimere la loro «solidarietà con il popolo palestinese e libanese». Il corteo più affollato, quello parigino, ha sfilato da Place de la République a Place de Clichy, al grido de 'La Palestina vivrà, la Palestina vincerà'. In testa alla marcia, diversi esponenti politici dell’estrema sinistra, in particolare gli Insoumis Jean-Luc Mélenchon, Manon Aubry, Thomas Portes e Louis Boyard.

Un migliaio di persone, secondo i dati della prefettura, ha manifestato anche a Lione. Tra questi, Jérôme Faÿne, presidente del Collettivo 69 a sostegno del popolo palestinese. Per lui è l'occasione per denunciare l’anniversario, il 7 ottobre, di «un anno di incredibile brutalità». A Tolosa, trecento manifestanti hanno marciato scandendo il coro "Georges Abdallah libero", in riferimento all’attivista libanese filo-palestinese Georges Ibrahim Abdallah, in carcere da quarant'anni a Lannemezan, a un centinaio di chilometri da Tolosa, per complicità nell’omicidio del tenente colonnello Charles R.Ray e del secondo consigliere dell’ambasciata israeliana in Francia, Yacov Bar-Simantov. Anche a Strasburgo erano circa duecento i dimostranti con cartelli di denuncia contro «il genocidio a Gaza» e bandiere palestinesi e libanesi.

Disordini nel centro di Londra durante i cortei pro-Palestina. Due manifestanti sono stati fermati dalla polizia per aver aggredito un addetto ai servizi d’emergenza, secondo quanto riporta il Times. Alcune migliaia di manifestanti chiedono un cessate il fuoco immediato a Gaza e la fine dell’escalation del conflitto in Medio Oriente e hanno dichiarato di voler «prendere di mira» aziende e istituzioni ritenute «complici dei crimini di Israele», come la Barclays Bank e il British Museum. La tensione ha raggiunto il culmine nei pressi di Russell Square, dove almeno tre attivisti sono stati bloccati a terra dalla polizia. Il corteo si dirige ora verso Whitehall. In mattinata, nella vicina Bedford Square, i manifestanti, sventolando bandiere libanesi e iraniane, hanno scandito a gran voce 'Palestina liberà. La polizia della City ha riferito di aver lanciato un’operazione «significativa» per gestire le proteste in tutta la città. Non mancano anche le contro-manifestazioni: all’incrocio tra Kingsway e Aldwych, un gruppo di manifestanti con bandiere israeliane ha inscenato una protesta parallela, con gli agenti schierati per mantenere i gruppi separati e prevenire ulteriori scontri.

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