martedì 15 ottobre 2024

Francoforte. L'Italia ospite d'onore alla Buchmesse (Rai News)

 


Buchmesse

Sarà illuminata in rosso, bianco e verde come la nostra bandiera l'inaugurazione della 74ma edizione della Buchmess che quest'anno avrà l'Italia come ospite d'onore. 

Dalle 17 in poi saranno previsti gli interventi del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, in  rappresentanza del Governo italiano e di tre oratori letterari:  Stefano Zecchi, Susanna Tamaro e Carlo Rovelli. La giornalista e presentatrice Mona Ameziane si occuperà della moderazione. 

“FBM24 is Read!ng - Read. Reflect. Relate” è il motto scelto quest'anno per una fiera che si presenta come la più importante del settore nel panorama europeo, in grado di ospitare 300.000 visitatori specializzati per oltre 9.000 espositori. L'ultimo dato rappresenta un primato mondiale.

La Fiera di Francoforte affonda le sue radici nel 1949 dall'associazione dei librai, la Börserverein des Deutschen Buchhandels, ossia da quando la città di Lipsia, dove da 1632 si teneva la più importante Buchmesse della Germania, era rimasta nella Repubblica Democratica Tedesca.

La scelta ricadde su Francoforte perché in virtù della tradizione plurisecolare di fiere del libro. Durante la fiera vengono assegnati alcuni premi letterari tra cui il Friedenspreis des Deutschen Buchhandels e il Deutscher Jugendliteraturpreis.

Curato dall’Associazione Italiana Editori (AIE) con la consulenza di Ex Libris e con il coordinamento del Commissario straordinario del Governo per Italia Ospite d’Onore, il programma è costruito in modo da rappresentare la ricchezza, la varietà e la profondità della nostra editoria attraverso la partecipazione di 86 autori selezionati con un dialogo continuo con piccole, medie e grandi case editrici. Il programma sarà inaugurato da un doppio incontro dall'approccio multidisciplinare (protagonisti una scrittrice, un filosofo, uno scienziato e un teologo) e, dicono gli organizzatori, “dallo sguardo senza compromessi sulle luci e le ombre del nostro tempo”.  

Nel primo appuntamento Susanna Tamaro, autrice di uno dei romanzi italiani più conosciuti e amati nel mondo (Va' dove ti porta il cuore, pubblicato nel 1994 e tradotto in oltre trenta lingue), e il filosofo Stefano Zecchi dialogheranno proprio sulla bellezza delle parole (ore 10, Arena). Subito dopo spetterà a Carlo Rovelli, lo scienziato che con le sue “brevi lezioni” ha reso comprensibile a tutti la complessità della fisica, e a Luigi Maria Epicoco, il teologo autore di Per custodire il fuoco – Vademecum dopo l'apocalisse, affrontare un tema scomodo e definitivo come la fine del mondo, che l'azione congiunta di virus, guerre e crisi ambientali sta bruscamente trasferendo dalle prospettive religiose di lungo termine alla discussione pubblica e alle inquietudini contemporanee (ore 11, Arena). Bellezza e apocalisse, amore e paura, scienza e fede, presente e futuro, un decollo sulle ali dei grandi temi e delle parole che usiamo per comprenderli.

 

Partirà fin dal primo giorno anche uno dei percorsi destinati ad attraversare l'intero programma letterario: l'incontro/confronto tra Italia e Germania. E lo farà con un incontro in tarda mattinata che prenderà spunto dalla storica fascinazione che la città di Berlino ha esercitato sugli scrittori italiani, diventandone spesso amato rifugio e musa creativa. Ne sanno qualcosa Andrea Bajani, che vi ha vissuto in passato, e Mario Desiati, che vi ha ambientato una porzione significativa del suo Spatriati, vincitore del Premio Strega nel 2022, così come la moderatrice dell'incontro, Maria Carolina Foi, che ha diretto l'Istituto di Italiano di Cultura all'Estero con sede nella capitale tedesca (ore 11.30, Caffè letterario). 

“Ma Berlino sarà solo il trampolino per una conversazione che di certo si spingerà anche verso altre destinazioni - spiegano - lambendo quell'idea e attitudine di nomadismo letterario che tornerà a illuminare tanti incontri della Buchmesse. A confrontarsi sono chiamati anche Olga Campofreda, scrittrice casertana che lavora a Londra come ricercatrice in Italian e Cultural Studies, e Igiaba Scego, autrice romana che da sempre dedica molto del suo impegno letterario alla ricerca e riflessione sulle proprie origini somale e sul tema dell'identità (ore 15.30, Caffè letterario). Si passerà così in modo naturale da Il libro delle case (tra le ultime opere di Bajani) a “La mia casa è dove scrivo” (titolo dell'incontro con Campofreda e Scego), ”seguendo uno dei tanti fili invisibili su cui si sviluppa l'intreccio del programma letterario".

Oltre 80 autori selezionati per le luci e le ombre del nostro tempo 

Curato dall’Associazione Italiana Editori (AIE) con la consulenza di Ex Libris e con il coordinamento del Commissario straordinario del Governo per Italia Ospite d’Onore, il programma è costruito in modo da rappresentare la ricchezza, la varietà e la profondità della nostra editoria attraverso la partecipazione di 86 autori selezionati con un dialogo continuo con piccole, medie e grandi case editrici. Il programma sarà inaugurato da un doppio incontro dall'approccio multidisciplinare (protagonisti una scrittrice, un filosofo, uno scienziato e un teologo) e dallo sguardo senza compromessi sulle luci e le ombre del nostro tempo.  

Nel primo appuntamento Susanna Tamaro, autrice di uno dei romanzi italiani più conosciuti e amati nel mondo (Va' dove ti porta il cuore, pubblicato nel 1994 e tradotto in oltre trenta lingue), e il filosofo Stefano Zecchi dialogheranno proprio sulla bellezza delle parole (ore 10, Arena). Subito dopo spetterà a Carlo Rovelli, lo scienziato che con le sue “brevi lezioni” ha reso comprensibile a tutti la complessità della fisica, e a Luigi Maria Epicoco, il teologo autore di Per custodire il fuoco – Vademecum dopo l'apocalisse, affrontare un tema scomodo e definitivo come la fine del mondo, che l'azione congiunta di virus, guerre e crisi ambientali sta bruscamente trasferendo dalle prospettive religiose di lungo termine alla discussione pubblica e alle inquietudini contemporanee (ore 11, Arena). Bellezza e apocalisse, amore e paura, scienza e fede, presente e futuro, un decollo sulle ali dei grandi temi e delle parole che usiamo per comprenderli.

Un altro filo conduttore che legherà molti incontri è quello del tempo

Se ne avrà una prova nella prima giornata con tre appuntamenti che – pur diversi tra loro – offriranno altrettante visioni e narrazioni in cui il rapporto tra scrittura, cultura e sentimenti umani sarà filtrato dalla lente del periodo storico. Il confronto tra Italia e Germania si riaccenderà nel dialogo tra Marina Valensise e Uwe Wittstock, autori rispettivamente di Sul baratro e Febbraio 1933. L'inverno della letteratura, due saggi sul ruolo e la sorte degli intellettuali alla vigilia dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale (ore 16, Arena). 

Se quella di Valensise e Wittstock sarà la diapositiva di un istante drammatico della storia moderna dell'umanità, ben più ampio sarà lo spettro temporale a cui si rivolgeranno lo storico e dannunziano d.o.c. Giordano Bruno Guerri e lo scrittore Giuseppe Culicchia, “in una ricognizione che prenderà il via dall'uscita de Il piacere di Gabriele D'Annunzio (135 anni fa) per proseguire fino all'esordio di Culicchia Tutti giù per terra (30 anni fa), accompagnata da un dubbio dal sapore sociologico-letterario: è possibile che nell'ultimo secolo e mezzo la società e la sua rappresentazione sui libri siano passate dall'età del piacere a quella del disagio (ore 12.30, Caffè letterario)?”.

Una domanda a cui – con un ulteriore fast forward oltre i confini del terzo millennio – chissà che non aggiungano una risposta anche Ginevra Lamberti e Alice Urciuolo, protagoniste dell'incontro che chiuderà il programma di mercoledì, tra le voci più interessanti della nuova narrativa italiana contemporanea, osservatrici di emozioni, sfide e “orchi” del presente tra eco-distopie e generazione Z (ore 17.30, Caffè letterario).

All'inaugurazione del Padiglione Ospite d'Onore, accolti dal  Commissario straordinario del governo per il coordinamento delle  attività connesse alla partecipazione, Mauro Mazza, prenderanno parte  il ministro della Cultura, Alessandro Giuli e la ministra di stato della Cultura tedesca, Claudia Roth. Dopo il tradizionale taglio del  nastro, le delegazioni presenti saranno allietate dal talento canoro e musicale della giovane artista Frida Bollani Magoni. 

Durante l'evento  avrà luogo anche una visita del Padiglione guidata dall'architetto Stefano Boeri.

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