Ci hanno distrutto un mito, il mito dell'orchestra più bella del mondo: i Wiener Philharmoniker. E noi che ogni volta che ci capitava di citarli premettevamo sempre: i Wiener sono un'altra cosa, sono sempre i Wiener.
Quante volte abbiamo ripetuto in pubblico e privato, in occasione dei Concerti di capodanno da Vienna e Venezia, che i due concerti quanto a programma non è che fossero molto diversi, anzi il concerto veneziano ha sempre avuto musica molto ma molto più bella di quella viennese; e, del resto, anche quanto a direttori, non si differenziavano poi tanto, anzi in qualche caso - come per Pretre, il direttore che aveva prima diretto a Venezia e solo dopo debuttato a Vienna, nonostante i suoi ottant'anni ed i molti anni attivo sulla piazza viennese- Venezia aveva dato la sveglia a Vienna, precedendola nelle scelta. Ma sull'orchestra no, nulla da dire: i Wiener sono i Wiener e qualunque altra orchestra , anche quelle indicate da recenti classifiche 'FARLOCCHE' tanto care ad una specializzatissima rivista di musica, non può stargli alla pari, Scala, Santa Cecilia e Fenice comprese. In questa nostra convinzione avevamo parecchi sodali, specie quelli che dalle pagine del Corriere ogni anno ci dicevano - nonostante i successi televisivi e di pubblico del concerto veneziano- che con i Wiener non c'era nulla da fare.
Ora, invece, proprio dalle pagine di quel giornale, il critico musicale e non un cronista che si occupa anche di cose musicali com'è quello che in questi anni ha sposato l'inutile ed infruttuosa campagna antivenezia, da quelle stesse pagine, arriva un'affermazione che ci sconvolge la vita e cambia radicalmente le nostre convinzioni. Scrive il noto critico milanese a proposito di un concerto a Milano dell'orchestra viennese diretta da Chailly: " Le classifiche delle orchestre sono demenziali - in questo concordiamo specie quando i risultati sono fuori di ogni logica - perchè ogni singola prestazione dipende da mille variabili di repertorio,convinzione, acustica e da chi li dirige facendo cosa. Nel caso dei WIENER un comparativo assoluto si può però usare. Sono l'orchestra più VOLUBILE del mondo, capace di meraviglie incomparabili come di prestazioni ai limiti della SCIATTERIA. Quando suonano come possono e sanno si fanno perdonare ogni cosa, però".
Che ogni prestazione di un'orchestra dipenda sempre da molte variabili non è un mistero, e che, di solito, le orchestre anche le più blasonate non rendano quando sono in tournée in una sala che non conoscono e cc.. non ci vuole che venga a dircelo il collega illustre del quotidiano milanese, lo sappiamo da noi per esperienza, personale e professionale, diretta. Ma che i Wiener, anche nelle peggiori situazioni, possano scendere al di sotto di uno standard che tutti comunque e sempre gli riconoscono, su questo non possiamo concordare con il nostro collega. E con qualche altro che - ricordiamo chiaramente, a causa della assurdità dell'affermazione - che, anni fa, in occasione di un concerto della Philharmonia di Londra a Milano faceva rilevare una stecca del primo corno, e magari in mille altre occasioni aveva cantato le meraviglie dell'orchestra che so io... non facciamo nessun nome, perchè dovremmo fare un elenco interminabile.
I Wiener per noi sono sempre i Wiener
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