lunedì 13 agosto 2018

Si tagliano le pensioni dei comuni cittadini, mentre si risparmiano alcuni 'mandarini' di Stato. E la casta resta intoccabile e se la gode

Ogni giorno escono notizie diverse sul taglio delle pensioni, sul tetto d ritoccare, sull'ammontare del ritocco, e sul calcolo di detto ritocco. Se si andrà avanti ancora un pò a ragionare, si arriverà a toccare anche le pensioni di 2000 Euro netti e perchè no anche quelle al disopra della soglia del minimo?
 Ciò che qualche tempo fa i giornali paventavano e cioè che, di giorno in giorno, la soglia delle pensioni da ritoccare si andava  abbassando, senza comunque chiarire l'ammontare del taglio ed altre cosette non di poco conto, si sta tragicamente verificando.

Ora però viene da pensare che  mentre tutti o quasi ( pare che ne saranno esclusi magistrati e barioni universitari e forse anche militari) saranno interessati a questo impoverimento generale, la casta resiste nel mantenere i suoi privilegi: Che ne è del taglio dei vitalizi? La Casellati, dopo il parere richiesto, nicchia ancora? Come mai? avremo i vitalizi del i due rami del Parlamento regolati da diversa disciplina? E perché questo gran Governo gialloverde del cambiamento non pensa di ridurre i compensi dei parlamentari in attività, come molte volte promesso in campagna elettorale? e perché non pensa di usare lo stesso criterio anche per i compensi, o come diavolo si chiamano, di consiglieri regionali?  perché, come  sembra,  questo governo, del cambiamento, vuole reintrodurre le province, ben note mangiatoie, indistintamente, per tutti  i partiti (e movimenti) al potere ? Il veloce giro di nomine recente nei posti di grande  potere stanno a dimostrarlo.

 E perchè non mettono mano anche alle doppie pensioni, specie quando una delle due è stata finanziata con  prevalenti soldi pubblici, durante l'esercizio di un mandato elettivo?
 Queste e tante altre domande ci assalgono mentre ogni giorno leggiamo di questo 'esercito di franceschiello' gialloverde, che è bravissimo a farsi male da solo, e forse- lo speriamo in tanti ormai- ad autoaffossarsi.

 In questi giorni, dopo la comparsata  social del presidente 'damigella' Conte, che dichiara ad ogni piè sospinto che l'Italia nei consessi internazionali non va più con 'il cappello in mano' in cerca di elemosine, ma si fa rispettare, ha sorpreso tutti la dichiarazione di Giorgetti che teme  che una tempesta si abbatta sui mercati entro fine agosto,  preoccupazioni sulle quali getta acqua Luigi Di Maio; assicurando che non ci sarà nessuna tempesta,  perché l'Italia non è un paese ricattabile. Ma allora, che cosa ci va a fare Tria, imbarazzato da questo valzer di dichiarazioni contrastanti ma tutte irresponsabili, in Cina?  Dove va in cerca di investitori, perché è allarmato - lui sì lo è davvero, come Giorgetti, ma non ne parla preferisce agire - per la fuga di investitori istituzionali e grandi investitori dal nostro debito pubblico.

 Noi lo abbiamo sempre pensato ed anche scritto - per quel poco che contiamo- che questo governo ci manderà a sbattere, e temiamo che così sarà. Ma non perchè la finnzia internazionale complotterà contro l'Italia, bensì per l'incapacità  del governo Conte, a cambiare in meglio  qualsiasi cosa.

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