domenica 12 agosto 2018
La capotreno rischia una sanzione dall'azienda e si guadagna una medaglia da Salvini
La lingua dantesca e l'espressione letteraria usata dalla capotreno di Trenord nei confronti di molestatori in genere e degli zingari in particolare, ha la medesima radice di quelle, lingua e espressioni, da tempo usate - pare con successo elettorale; tragico! - dal 'premier' Salvini, momentaneamente distaccato al Ministero degli Interni. La capotreno usa lo stesso idioma razzista del ministro, il quale anche per questo che la vorrebbe premiare: parla chiaro come lui. Mentre la direzione ferroviaria, ritenendo che quel linguaggio non può comunque essere usato nella patria di Dante anche se da persone formatesi nelle università dei bar sport e delle sezioni leghiste , ritiene che sia censurabile e forse passibile di provvedimenti disciplinari.
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