Questi animali politici - o politici animali, se si preferisce - sulle cui bocche queste parole suonano sacrileghe come il Pater Noster in bocca a Satana, e a loro stessi incomprensibili - vogliono costringere noi, che analfabeti come loro certo non siamo e che le scuole le abbiamo fatte tutte, a sfogliare il dizionario, per carpirne il significato e il loro uso letterale o traslato.
Noi siamo certi che quando alle orecchie di Spaccone-Di Maio o di Bullo-Salvini , e mettiamoci dentro anche del 'trasportato' Toninelli, sono giunte per la prima volta quei termini, con l'ordine di ripeterli memorizzarli e rimandarli di bocca in bocca, hanno avuto prima un mancamento, ma poi vistisi oggetti di selfie dei tanti adoratori, hanno abbozzato un sorriso e fatto finta di aver alzato solo qualche minuto prima gli occhi dai polverosi volumi pescati in biblioteca.
Se non fosse che il termometro della capacità logica - non propagandistica né elettorale, ambedue altissime - dei ministri del governo del cambiamento segna sotto zero, potremmo cascarci anche noi. Che però non ci caschiamo dopo che abbiamo saputo che la sottosegretaria al Ministero della Cultura, ha dichiarato, senza vergogna anzi con orgoglio, che lei l'ultimo libro l'ha letto tre anni fa, e prima ancora un altro, una decina di anni prima. E che perciò, se tanto mi da tanto, ci spieghiamo come mai ogni giorno scrivevano sulle felpe di Bullo-Salvini il luogo dove si trovava (s'è saputo che glielo faceva scrivere - ordinandola ad una azienda lombarda che nel frattempo con Salvini si è arricchita - la sua segretaria, temendo che il suo padrone non sapesse leggere sui cartelli stradali il nome della città dove andava a farsi i selfie quel giorno.
Adesso parlano di 'caducazione' che vorrebbe dire molto di più di 'revoca' o 'decandenza' di Autostrade; ma che non essendo ancora tutti d'accordo sulla posizione da assumere, preferiscono imbrogliare con quella parola.
Stesso discorso per 'ammaloramento' :Bullo-Salvini ha chiesto ai Vigli del fuoco un rapporto sul ponte della Magliana a Roma, sulla cui struttura da tempo molti hanno avanzato dubbi riguardanti la sicurezza. I Vigili gli hanno risposto che quel ponte è 'ammaloramentato', che Salvini avrebbe volentieri voluto tradurre. con 'sta nella merda fin quasi al manto stradale', ma che poi ha preferito mantenere la terminologia dei Vigili.
Il discorso cambia radicalmente per il terzo termine sulla bocca dei romani , questi giorni: 'resilienza', a seguito di un festival 'Roma resiliente' inventato dal colto assessore della Raggi, Luca Bergamo, del dicastero comunale della 'ricrescita culturale'. Lui le scuole le ha fatte e sa cosa vuol dire con quel festivalino: andare a vedere come fanno i Romani a non dare un calcio in culo a lui ed a tutto il gabinetto Raggi, per la condizione in cui hanno ridotto la città e per i conseguenti disagi dei cittadini. Bergamo non crede ai suoi occhi e quasi si diverte a dire ai romani. ma come fate a non reagire, anzi ad adattarvi ad una situazione veramente disastrosa?
Mentre tentiamo, a fatica, di mandare a mente questi tre termini - per i primi due facciamo tuttora fatica a memorizzarli - ci stiamo interrogando sulla statalizzazione delle Autostrade, una volta sfilate ai Benetton che da esse traggono, o almeno hanno finora tratto grandi benefici economici, ma che ora devono pagare i danni compiuti.
Dunque si vogliono statalizzare o ANASizzare le autostrade? Ma da Conte in giù hanno guardato le condizioni in cui versano strade comunali, provinciali regionali o statali la cui manutenzione e sicurezza dovrebbero garantire Comuni Province, Regioni e Stato e non garantiscono? Appena tornano a Roma, camminino con gli occhi a terra, come già fanno per non finire in qualche buca, inciampare e magari farsi male, e poi ci vengano a dire ella statalizzazione.
Noi a proposito della statalizzazione, sappiamo che - fermiamoci a Roma, dove viviamo - ogni volta che si parla di lavori urgenti da fare per rendere percorribili le strade, c'è il solito balletto fra comune regione e stato, per scaricare l'uno sull'altro la responsabilità della manutenzione, che nessuno vuole avere.
Si faccia pagare ai Benetton tutto quello che devono, e magari anche qualcosa in più, ma guai a far passare anche le autostrade sotto la responsabilità di ANAS che già non ce la fa a tenere in ordine le strade di cui ha competenza. Figuriamoci come ridurrebbe anche le autostrade.
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