Ti pareva che Mollicone coglieva l'occasione per star zitto e far bella figura?. E no. Come poteva. Fuortes nel nostro ( di Alemanno e compagni, mi si perdoni il sostantivo!) ranch? mai e poi mai, e se qualcuno ce lo ha messo, si dichiari guerra. Mollicone - io a roma conosco solo Morricone, Mollicone non so chi sia , aveva detto Muti quando il presidente della commissione cultura s'era pronunciato contro la cittadinanza onoraria a Muti - il prode, s'era fatto conoscere in quell'occasione. E del resto lui si occupava solo di questioni di alta cultura. Era stipendiato per questo da Alemanno - o no, forse era al soldo di Raspelli - si chiamava così? Il fatto è che in questo esercito di eroi capita sovente di storpiare i nomi, sono tanti, tutti da medaglie al valore e non li si può conoscere per nome e pure cognome.
Poi era tornato a dar segni di vita, quando voleva far casino a Musica per Roma - sollecitato di Alemanno, accusandola di bilanci truccati ed in passivo. Non l'avesse mai detto il poveretto, subito la società internazionale che certifica i bilanci gli aveva risposto che se proseguiva a dire questa imbecillità l'avrebbe denunciato. Mollicone tacque per qualche anno ancora-lo pagano per star zitto, onde non dire scempiaggini. Ora torna all'attacco: Fuortes non può percepire un secondo stipendio, dopo quello di Musica per Roma, all'Opera, sebbene gli abbiano detto che percepirà 1000 Euro netti al mese. Il guaio di Mollicone è che ogni tanto gli dicono di sparare, ma non gli dicono a cosa mirare, per cui lui si spara sempre alle.... sue. Mollicone Posso suggerirle una cosa da dire, però presto, puntando il dito e facendo la faccia ingrugnata? 'perchè Carlo deve avere contemporaneamente due incarichi nella stessa città' e punti i piedi. Mi racocmndo segua il consiglio alla lettera, vedrà che la apprezzeranno anche quelli che la ritenevano, INGIUSTAMENTE, una pezza da piedi.
Nella soap opera che si rappresenta al Costanzi in queste giornate c'è la vicenda del sovrintendente De Martino, più noto come Catello, quello di cui si leggeva sui giornali amici dell'Opera ( Corriere, Messaggero) che tutto ciò che si faceva in teatro era FORTEMENTE voluto dal sovrintendente Catello. Ma che, poteva essere voluto DEBOLMENTE? che c...di sovrintendente era? Appunto oggi viene da chiederselo. Sacrificato da Alemanno, ma non completamente, perchè si sta approntando un paracadute per lui, facendo leva su quel secondo incarico, in realtà il primo con il quale era entrato al teatro, e cioè come capo del personale. Che poi era l'incarico che lui aveva a Santa Cecilia, da dove ne era uscito con immensa soddisfazione e gioia sia di Cagli che di Grossi, dopo avervi trovato moglie o compagna, fra il personale. Ma, a proposito, come era finito in Accademia dalla società del gas? non sarà stato per una di quelle vie traverse che successivamente portarono in Accademia anche il figlio di Balducci, quello della cricca? Sempre a proposito di Catello di Salerno, io mi domando perchè debbano studiare anche un paracadute per uno che è stato il servo di Alemanno, che s'è improvvisato sovrintendente per grazia ricevuta sempre da Alemanno, al momento della sua salutare uscita di scena? Ha fatto il povero despota in questi anni, ora va a trovarsi un altro lavoro, come farebbe qualunque professionista? A proposito, chi ha detto professionista?
E poi c'è il povero Cappelli valerio del Corriere, all'ennesima capriola: ora spara a zero sull'Opera, e arriva perfino ad esortare che, nell'era Fuortes, non facciano più quei comunicati idioti, esaltanti, che hanno contraddistinto, da quando arrivò, la presenza di Filippo Arriva ( quando se ne va?) all'Opera, da lui sempre osannato e sostenuto. Che è successo nel frattempo? E' successo che Cappelli è già pronto per fare il cantore di Fuortes e per continuare, d'altro canto, a sostenere Muti - che sforzo!- e Alessio suo compagno, ma non più Arriva, perchè magari sostituito? O pure per lui è pronto un paracadute, per paura che cadendo si faccia male?
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