Ne siamo certi, senza neanche averlo visto. Lo spettacolo teatrale 'Carlos Kleiber, il titano insicuro', firmato dal giornalista del Corriere Valerio Cappelli e dal critico cinematografico Mario Sesti, con la regia di Pier Luigi Pizzi ( un tavolo al centro del palcoscenico, due sedie alle estremità con due microfoni, alle spalle uno schermo sul quale scorrono le rare immagini del mitico direttore), interpretato da Remo Girone ( Kleiber) e Anita Bartolucci ( intervistatrice), che ha debuttato al Festival di Spoleto e che martedì 16 e giovedì 18 si vedrà anche alle Terme di Caracalla, per la stagione estiva dell'Opera di Roma, che l'ha coprodotto assieme al festival umbro, siamo certi che è un capolavoro. Ne siamo certi perchè conosciamo la bravura dei suoi autori - lo diciamo senza ironia alcuna, semmai con una punta di invidia. Come siamo certi che, d'ora in avanti, leggendo i numerosi - troppo numerosi - interventi del noto giornalista sul Corriere, a proposito dell'Opera di Roma come anche del Festival dei Due Mondi, ci verrà sempre il dubbio che con i produttori del suo spettacolo egli possa essere comunque tenero, benevolo, per naturale,umana deferenza. Sulla prima certezza, mai nutriremo dubbi, sulla seconda siamo pronti a farla vacillare.
Pietro Acquafredda
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