«Il nostro modo di intendere la creazione continua va rielaborato, sapendo che non sarà la tecnocrazia a salvarci: assecondare una deregulation utilitarista e neoliberista planetaria significa imporre come unica regola la legge del più forte. È una legge che disumanizza». Sono le parole del messaggio che Papa Francesco ha scritto dal Policlinico Gemelli di Roma, dove è attualmente ricoverato, e rivolto ai partecipanti dell’Assemblea generale della Pontificia Accademia per la vita. «Dobbiamo purtroppo constatare una progressiva irrilevanza degli organismi internazionali, che vengono minati anche da atteggiamenti miopi, preoccupati di tutelare interessi particolari e nazionali. Eppure, dobbiamo continuare a impegnarci con determinazione per organizzazioni mondiali più efficaci, dotate di autorità per assicurare il bene comune mondiale, lo sradicamento della fame e della miseria e la difesa certa dei diritti umani fondamentali», ha aggiunto. È solo così, ritiene il Pontefice, che si riesce a promuovere «un multilateralismo che non dipenda dalle mutevoli circostanze politiche o dagli interessi di pochi e che abbia un’efficacia stabile».
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