sabato 18 maggio 2024

Megalopolis di Francis Ford Coppola ( da TG La 7, di Vittorio Russo)

 

Lunghi applausi per "Megalopolis" di Francis Ford Coppola. Il discorso del regista

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Ispirato al "De Coniuratione Catilinae", è un omaggio a "Metropolis" di Fritz Lang

Quarantacinque anni dopo la sua seconda Palma d'oro con “Apocalypse now”, Francis Ford Coppola, uno dei registi più influenti della storia del cinema, ritenta l'impresa: è in concorso al Festival di Cannes con “Megalópolis”, una favola in forma di tragedia romana ambientata nell'America di oggi, o meglio in un futuro distopico in una città chiamata New Rome che, però, è New York.

Il film

Ispirato al “De Catilinae Coniuratione”, la monografia storica di Sallustio, e un omaggio fin dal titolo a “Metropolis” di Fritz Lang, “Megalópolis” racconta di Cesar Catilina (Adam Antler), un urbanista visionario, che propone di costruire una città utopica in comunione con la natura, ma viene osteggiato dal sindaco Cicerone (Giancarlo Esposito). Contro di lui anche la congiura ordita da Clodio (Shia LaBeouf), nipote del super banchiere Crasso (Jon Voight), che detiene il controllo dell'economia. L'interrogativo che si pone il film è: può esserci un mondo migliore rispetto a quello in cui viviamo? Costato 120 milioni di dollari, per produrlo, Francis Ford Coppola ha dovuto vendere una parte della sua azienda vinicola a Napa Valley.

La standing ovation

Cannes ama Francis Ford Coppola e accoglie con un'ovazione il maestro ottantacinquenne. In sottofondo, le note immortali di Nino Rota per “Il Padrino”. La sala del Grand Theatre Lumiere è piena e ad applaudirlo ci sono anche la nipote Romy, figlia di Sofia Coppola, con i lucciconi, e la sorella Talia Shire. C'è il protagonista Adam Driver con tutto ilresto del cast, Aubrey Plaza, Shia LaBeouf, Laurence Fishburne. Standing ovation e lui ricambia, toglie il capello di paglia e s'inchina. Presente in sala anche Richard Gere, che lo abbraccia e a un giornalista dice: “Solo un folle come lui  poteva fare un film del genere”.

Il discorso al Grand Theatre Lumiere

Tra gli applausi scroscianti le parole del regista: "Impossibile dire come mi senta in questo momento, ma voglio provare a farlo...Tutti questi meravigliosi attori sono la mia famiglia. Perché - come diceva Cesare - siamo una sola famiglia. Ed è a questa che dobbiamo giurare fedeltà e alla nostra bellissima terra". E poi aggiunge: "Il mio desiderio è che i bambini possano andare in giro per il mondo, che possano ereditare da noi un mondo migliore". Infine: "Credo che la parola più bella, 

Papa Francesco ALL'ARENA DI VERONA. L'individualismo è alla base delle dittature (TGCOM 24)

 

papa verona© Ansa

"Se l'idea che abbiamo del leader è quella di un solitario, al di sopra di tutti gli altri, chiamato a decidere e agire per conto loro e in loro favore, allora stiamo facendo nostra una visione impoverita e impoverente, che finisce per prosciugare le energie creative di chi è leader e per rendere sterile l'insieme della comunità e della società", ha avvertito il Pontefice, secondo cui "nessuno esiste senza gli altri, nessuno può fare tutto da solo".

 

"Allora - ha proseguito - l'autorità di cui abbiamo bisogno è quella che innanzi tutto è in grado di riconoscere i propri punti di forza e i propri limiti, e quindi di capire a chi rivolgersi per avere aiuto e collaborazione. L'autorità è sostanzialmente collaborativa. L'autorità per costruire processi solidi di pace sa infatti valorizzare quanto c'è di buono in ognuno, sa fidarsi, e così permette alle persone di sentirsi a loro volta capaci di dare un contributo significativo".

 

Risvegliare nei giovani la passione per la partecipazione"  Per il Papa "questo tipo di autorità favorisce la partecipazione, che spesso si riconosce essere insufficiente sia per quantità che per qualità". Inoltre "una grande sfida oggi è risvegliare nei giovani la passione per la partecipazione. La forza dell'insieme. Bisogna investire sui giovani, sulla loro formazione, per trasmettere il messaggio che la strada per il futuro non può passare solo attraverso l'impegno di un singolo, per quanto animato delle migliori intenzioni e con la preparazione necessaria, ma passa attraverso l'azione di un popolo, il popolo è protagonista, in cui ognuno fa la propria parte, ciascuno in base ai propri compiti e secondo le proprie capacità"". 

"La cultura fortemente marcata dall'individualismo rischia sempre di far sparire la dimensione della comunità, dei legami vitali che ci sostengono e ci fanno avanzare". Lo ha detto papa Francesco nell'incontro all'Arena di Verona sulla giustizia e la pace. "Chi ricopre un ruolo di responsabilità in un'istituzione politica, oppure in un'impresa o in una realtà di impegno sociale, rischia di sentirsi investito del compito di salvare gli altri come se fosse un eroe. Questo avvelena l’autorità", ha aggiunto. E sul tema dei conflitti: "Per porre fine alle guerre bisogna stare dalla parte dei piccoli".

Londra. Royal Opera House. Re Carlo, a sopresa, in palcoscenico in occasione del gala per salutare il suo direttore Tony Pappano (ANSA)



Re Carlo ha sorpreso il pubblico della Royal Opera House ieri sera salendo sul palco insieme agli artisti al termine dell'evento di gala organizzato per celebrare il direttore d'orchestra italo-britannico sir Antonio 'Tony' Pappano che lascia il vertice musicale dell'istituzione londinese dopo 22 anni.

Il sovrano, apparso in grande forma, è stato accolto da una standing ovation e una volta calato il sipario si è intrattenuto a parlare con sir Antonio, che il 6 maggio dell'anno scorso aveva diretto l'orchestra durante la solenne cerimonia dell'incoronazione di Carlo III e della regina Camilla svoltasi all'Abbazia di Westminster.

"E' stato così generoso nelle sue lodi, e sinceramente, e questo significa tutto, ama la musica", ha detto Pappano sull'incontro col sovrano.

    "Mi ha nominato cavaliere e nel corso degli anni ho organizzato diversi eventi a Buckingham Palace in cui lui è stato il motore di queste cose", ha aggiunto il direttore d'orchestra, designato l'anno scorso numero uno della London Symphony Orchestra. Alla domanda su come si sentisse dopo lo spettacolo, il re, tornato di recente agli appuntamenti pubblici di rappresentanza dopo l'annuncio del tumore e l'avvio delle terapie a fronte dei risultati incoraggianti ottenuti secondo i medici di corte, ha risposto: "Non male". Agli artisti era stato detto che Carlo sarebbe stato presente solo 20 minuti prima di salire sul palco e molti di loro hanno sottolineato l'emozione nell'incontrare il sovrano. 

Meloni da VOX. Perchè non si dichiarerà mai antifascista (da Il Foglio)

 


VERSO LE EUROPEE

Meloni torna da Vox. Da Milei a Orbán, ecco chi parteciperà all'evento a Madrid

Domenica la premier interverrà (in collegamento) alla convention organizzata dal partito spagnolo che riunisce i sovranisti di mezza europa. Ci saranno anche Marine Le Pen e Morawiecki

Apoche settimane dalle elezioni europee, Giorgia Meloni torna a parlare agli amici di Vox. Lo farà domenica, intervenendo in collegamento alla convention "Viva24", organizzata a Madrid nel weekend dal partito guidato da Santiago Abascal, che fa parte del gruppo di Ecr, di cui Meloni è presidente. La premier già in passato aveva partecipato agli eventi di Vox: nell'ottobre 2021, intervenendo sempre a Madrid, pronunciò il celebre "Yo soy Giorgia". Ma quest'anno la festa del partito spagnolo è legata anche a un evento organizzato da Ecr proprio nella capitale spagnola. È parte dei "Culture weekend" promossi dal segretario generale dei Conservatori europei e deputato di FdI Antonio Giordano nel corso degli ultimi mesi.

Per la presidente del Consiglio l'intervento sarà l'occasione per compattare il gruppo di Ecr prima della consultazione europea. Tra gli invitati figurano anche il primo ministro ungherese Viktor Orbán (anche lui in collegamento), l'ex premier polacco Mateusz Morawiecki. Ma ci saranno anche esponenti di altri gruppi come "Identità e democrazia", che sarà rappresentato dalla leader del Rassemblement Nationale Marine Le Pen e da André Ventura, presidente di Chega, partito che ha avuto un exploit alle ultime elezioni in Portogallo. Come ospite esterno alla competizione europea è stato invitato il presidente dell'Argentina Javier Milei.

Il sogno, da parte di Ecr, è quello di riuscire a diventare il terzo partito alle elezioni europee, superando la componente centrista di Macron. Per questo sono state nel frattempo portate avanti interlocuzioni con altri partiti, come l'Aur in Romania o Crost in Croazia, con l'obiettivo di avere, dal 9 giugno in poi, il numero più alto di eurodeputati. 

Aquileia. Concerto per la Pace. Orchestra Cherubini diretta da Muti, il 14 giugno (ANSA)

 Un concerto per la pace diretto dal maestro Riccardo Muti è in programma nella Basilica patriarcale di Aquileia (Udine) il 14 giugno.

A esibirsi, in uno spettacolo che intreccerà la storia con le melodie sinfoniche, sarà l'Orchestra giovanile Luigi Cherubini di Ravenna, composta da giovani musicisti con una visione europea della musica e della cultura.
    Per l'evento ad Aquileia, patrimonio Unesco dal 1998, il maestro Muti ha scelto un repertorio che spazia da Mozart a Schubert al compositore italiano Alfredo Catalani, rendendo omaggio ai legami tra Austria e Italia.

Come solista al clarinetto si esibirà Daniel Ottensamer, primo clarinetto dei Filarmonici di Vienna. La compagine volerà ad Aquileia da Vienna dove si esibirà due giorni prima al Musikverein.
    L'evento, presentato oggi a Trieste, è promosso e co-organizzato da Fondazione Aquileia e Società per la Conservazione della Basilica di Aquileia ed è realizzato con il supporto di PromoTurismoFvg, la collaborazione del Comune di Aquileia e del Museo archeologico nazionale di Aquileia, con il patrocinio del Consolato onorario d'Austria.
    "L'accento posto sulle giovani generazioni, la splendida location, la presenza di un direttore d'orchestra del calibro del maestro Muti e il forte messaggio di pace nel segno della musica rendono questo concerto un evento imperdibile di caratura internazionale", afferma l'assessore regionale al Turismo, Sergio Emidio Bini. "Aquileia nella sua lunga storia - osserva Roberto Corciulo, presidente della Fondazione Aquileia - è stata luogo d'incontro e di dialogo tra culture e popoli di Occidente e Oriente e intende farsi promotrice di un messaggio di pace, che attraverso il linguaggio universale della musica, possa fornire una rinnovata speranza nell'attuale e complesso contesto socio-politico. L'evento, inoltre, si colloca nel percorso di avvicinamento a GO! 2025 e ne vuole amplificare il messaggio di pace e dialogo a livello europeo e mondiale con particolare attenzione ai giovani, ai quali saranno riservati i 180 posti disponibili in basilica".

PIETRASANTA in CONCERTO. DAL 12 AL 22 LUGLIO (Comunicato)

                                                         Pietrasanta in Concerto

Extravaganza - XVIII edizione 
12-22 luglio 2024
Direttore Artistico Michael Guttman
 
Fondato e diretto dalla star del violino Michael Guttman, da diciotto anni il festival racconta il cenacolo amicale ed artistico di uno dei musicisti più stimati ed eclettici degli ultimi decenni, salotto musicale cresciuto con Martha Argerich e Salvatore Accardo, oggi luogo di esplorazione di repertori inediti da parte dei massimi cameristi viventi in formazioni d’occasione e nell’assoluta informalità, raccolta ed intima, dell’antico borgo lucchese. 
Senza dimenticare il continuo dialogo con le arti visive contemporanee grazie alla comunità di grandi artisti da sempre residenti a Pietrasanta, e quest’anno rappresentate dalla mostra del celebre scultore sudcoreano Eun Sun Park e da un’originale monografica collettiva dedicata alla rivisitazione in arte del violino commissionata dallo stesso Guttman ad oltre quaranta artisti da tutto il mondo.
 
“Il festival nasce dallo spirito del luogo, il Chiostro di Sant’Agostino, dalla sua acustica speciale, perfetta per la musica da camera e di estrema godibilità per il ristretto pubblico di sole 320 persone ”racconta Michael Guttman, tra i più importanti violinisti dI OGGI

 Giunto a Pietrasanta 22 anni fa inseguendo la sua passione personale per l’arte contemporanea, frequentando le gallerie del borgo e gli artisti lì residenti fra cui Botero, scopre la vocazione musicale dei chiostri e delle piazze della capitale rinascimentale del marmo e pochi anni dopo vi fonda il festival, la cui storia racconta quasi un compendio della vita professionale di Guttman, giacchè Pietrasanta in Concerto diventa subito il salotto estivo delle amicizie e collaborazioni in musica del grande artista belga, un luogo antico, intimo, lontano dalla folla della riviera in cui incontrarsi e sperimentare coi ritmi e modi di una vera villeggiatura artistica.

Il trecentesco Chiostro di Sant’Agostino, cuore del festival quest’anno impreziosito dalle sculture dell’artista sudcoreano Eun Sun Park che ricorda come il borgo sia un vero salotto dell’arte contemporanea a livello internazionale, quest’anno verrà dedicato da Guttman all’extravaganza in musica grazie ad impaginati che esplorano i legami segreti e sottili tra il grande repertorio classico, contemporaneo, romantico fino al Barocco, ed il mondo sonoro del folk gipsy, irlandese, armeno, spagnolo, con incursioni a Gerusalemme e Vienna, momenti di tango, trascrizioni inedite, con artisti del calibro di Maxim Vengerov, Roby Lakatos, Aleksei Igudesman, qui anche in veste di compositore, Daniel Hope, Giuseppe Gibboni, Maria Solozobova.

 

Orchestra residente, la Brussels Chamber Orchestra, edue dei quartetti più importanti del panorama internazionale, il Jerusalem e il berlinese Michelangelo, oltre a pianisti come Polina Osetimskaia, Matan Porat, Alexander Melnikov and Olga Domnina.

 

Senza dimenticare la grande violoncellista cinese Jing Zhao che porterà nel borgo l’intrigante Lulu Wang, virtuosa sempre cinese di Bayan, la tradizionale fisarmonica russa, ma anche Pierre Genisson che Guttman definisce “the wizard of the clarinet” per il suo straordinario ed eclettico iper-virtuosismo, il mago della chitarra Artyom Dervoed e Lucy Landymore, maestra di vibrafono.
Spicca nel Grand Tour in musica disegnato da Guttman la serata dedicata al talento armeno, paese che “Con Corea e Finlandia rappresenta oggi la più imponente fucina di nuovi talenti.

 

Pietrasanta in Concerto si conferma anche quest’anno un luogo di ‘gioco’ per grandissimi musicisti alla ricerca di percorsi inediti, rari, nascosti nelle pieghe della storia, che nel borgo che fu di Michelangelo, ritrovano quella libertà espressiva che invita alla sperimentazione del nuovo.
 
 
12 luglio
GRAND OPENING In Memory of Maestro Ozawa
Trascrizioni di Mario Villuendas da Bruch, Bach, Rachmaninov, Shostakovich, Sarasate
BRUSSELS CHAMBER ORCHESTRA
Jing Zhao, violoncello - Michael Guttman, violino – Giuseppe Gibboni, violino
 
13 luglio
L’Anima dell’Armenia, paese di Musica
Babajanian, Borodin, Brahms
Vahan Mardirrossian, pianoforte - Alexander Chaushian, violoncello, Anoush Nikogossian, violino - David Abrahamian, viola
 
14 luglio
Chill and Thrill, da Bach a Igudesman
Alexei Igudesman violino - Lucy Landymore, vibrafono e percussioni
 
15 luglio
La Gioia. FREE Piazza concert
ROBY LAKATOS Ensemble - Lulu Wang, bayan
 
16 luglio
PIAZZOLA FROM BUENOS AIRES TO SHANGHAI!
Jing Zhao, violoncello - Lulu Wang, Bayan – Michael Guttman, violino e direzione – Andrea Mariani, pianoforte
 
17 luglio
Una Festa di Concerti 
Haydn concerto per violino n.1 in do maggiore – Anton Garcia Abril Concierto Mudéjar per chitarra e orchestra d’archi – Mendelssohn finale del concerto per pianoforte e violino in re minore
Brussels Chamber Orchestra - Artyom Dervoed, chitarra - Maria Solozobova, violino - Olga Domnina, pianoforte – Andrea Griminelli, flauto – Michael Guttman, violino e direzione
 
18 luglio
MASTERPIECES OLD AND NEW!
Jèrusalem Quartet – Pierre Genisson, clarinetto
 
19 luglio
VENGEROV and OSETINSKAYA PLAY BEETHOVEN
Maxim Vengerov, violino - Polina Osentinskaya, pianoforte
Cinque sonate per violino e pianoforte
 
20 luglio
FROM JÉRUSALEM WITH LOVE
Quartetto Jerusalem – Alexander Melnikov, pianoforte
Mendelssohn Quartetto per archi op.12 in mi bemolle maggiore – Dvorak quintetto per pianoforte e archi op.81 in la maggiore
 
21 luglio
Irish Roots and baroque follies! Dal folk irlandese a Purcell
Daniel Hope violino - Nicola Mosca violoncello e arpa celtica - Emanuele Forni, liuto – Markellos Chryssicos, clavicembalo – Michael Metzler, percussioni 
 
22 luglio 
MICHELANGELO IS BACK!
Schubert, Boccherini, Schumann
Quartetto Michelangelo – Alexander Melnikov, pianoforte – Jing Zhao, violoncello