Canzoni per Laura Betti
Moravia scrisse anche canzoni, in due casi, gli unici conosciuti. Si trattò della risposta, in certo modo obbligata, ad una richiesta di Laura Betti che Moravia ed altri scrittori (tra i quali Flaiano, Arbasino, Mauri, Parise) e musicisti (Peragallo, Carpi, Gino Marinuzzi jr. de Banfield, Maselli, Negri) amici o conoscenti, non poterono rifiutare, anche perchè la proposta si sposava alla determinazione di alcuni intellettuali dell'epoca di rinnovare la canzone, alzandone i livelli, quantomeno dei testi. Laura Betti, con Filippo Crivelli, aveva voluto uno spettacolo di canzoni, dal titolo Giro a vuoto ( la cui prima edizione/versione è del 1960; ma ebbe diverse altre edizioni/versioni negli anni seguenti, con nuove aggiunte ), una delle quali, Mi butto! toccò scriverla a Moravia, e musicarla a Gino Marinuzzi jr.
Il testo, 'inzuppato' nella noia di vivere, cantava:
Mi butto!
Automobili, motoscafi
ville al mare e in montagna,
pranzi, cocktails, tè,
viaggi, villeggiature:
a soli vent'anni ho finito
dove gli altri hanno appena incominciato;
così ripeto a mio marito:
“Mi annoio, mi butto, mi butto!”.
Ogni finestra mi tenta,
ogni davanzale mi attira:
la vita non è che noia, ma la noia non è vita.
Se solo mio marito
un giorno mi dicesse: “Buttati!”.
Ma lui naturalmente è buono
e non lo dice mai, così
mi annoio da morire e ripeto:
“Mi butto, mi butto, mi butto!”.
Crede all'amore mio marito.
Che orrore l'amore, che orrore!
Così se mi parla d'amore, rispondo:
“Mi butto!”.
Annoiarsi sarebbe anche il meno
se non mi annoiassi d'annoiarmi.
La noia da sola è già brutta,
ma la noia della noia è peggiore,
quindi è certo che un giorno mi butto!
Mi butto! Mi butto! Mi butto!
La seconda, Santa Seicento Moravia la scrisse per Potentissima signora, altro spettacolo di Laura Betti, del 1964, con la regia di Mario Missiroli, andato in scena al Teatro Duse di Bologna, il 7 dicembre 1964. Marcello Panni ebbe da Laura Betti l’incarico di musicare Santa Seicento, Se la cavò con una 'rumba'; Ecco il testo:
Santa Seicento
portabagagli
tergicristallo
carburatore
fari abbaglianti
prega per noi.
Dacci il bagno
a Ostia
la scampagnata
ai Castelli
lo struscio
a via Veneto.
Dacci i gelati
al Pincio
la sbornia
fuori porta
l'indigestione
a Monte Mario.
Dacci la donna
per la strada
col bacio
al volante
e l'amore
a cento all'ora.
Chi ti possiede
è rispettato
ammirato
privilegiato
anche se è solo
un impiegato.
Tu sei la vera
rivoluzione
sei il sole
dell'avvenire
dal socialismo
vaticinato.
Santa Seicento
quattro portiere
monocolore
superbenzina
cortemaggiore
decappottabile
prega per noi.
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