Royal Society sotto pressione:
Elon Musk rischia l’espulsione
per il suo comportamento controverso
La prestigiosa istituzione britannica si trova ad affrontare la decisione di
espellere Elon Musk a causa delle sue azioni e dichiarazioni controverse
2' di lettura
Royal Society sotto i riflettori: la prestigiosa istituzione britannica deve
decidere se espellere Elon Musk, cedendo alle pressioni di oltre mille
scienziati membri. Il proprietario della piattaforma X e della casa
automobilistica Tesla era stato eletto fellow dell’accademia nazionale
delle Scienze nel 2018 per il suo contributo alla ricerca spaziale e
all’innovazione nel settore dei veicoli elettrici.
Il suo ruolo però è diventato più controverso ora che alle attività
imprenditoriali ha abbinato la sua posizione di guida del dipartimento
per l’Efficienza governativa nell’amministrazione Usa e di consulente
e braccio destro del presidente Donald Trump.
Una lettera firmata da oltre 1.700 scienziati di tutto il mondo e membri
della Royal Society è stata inviata al presidente, sir Adrian Smith, per
chiedergli apertamente l’espulsione di Musk, citando i suoi “continu
i assalti alla ricerca scientifica negli Stati Uniti”, le sue critiche
alla scienza climatica e il suo negazionismo sul riscaldamento globale.
Il linguaggio e il comportamento di Musk è in palese violazione del
codice di condotta della Royal Society
Il linguaggio e il comportamento di Musk, secondo gli scienziati, è in
palese violazione del codice di condotta della Royal Society, che dovrebbe
ora dimostrare “il coraggio di difendere la comunità scientifica e i valori
in cui sostiene di credere.”
Già nell’agosto scorso diversi membri della Royal Society avevano
espresso un certo disagio per i commenti che Musk aveva fatto sui
social media sugli scontri di piazza in Inghilterra, criticando il
Governo e dichiarando che nel Regno Unito era ormai imminente
“la guerra civile”.
Due scienziati hanno rassegnato le dimissioni dalla Royal Society
Due scienziati, Dorothy Bishop dell’Università di Oxford e Andrew Millar
dell’Università di Edimburgo, hanno rassegnato le dimissioni dalla Royal
Society per protestare contro il fatto che l’associazone “che è la voce della
scienza in Gran Bretagna e a livello internazionale, non ha detto
assolutamente niente a riguardo.”
La Royal Society ha indetto una riunione il 3 marzo per discutere del codice
di condotta e del comportamento dei membri, ma ha fatto sapere che
qualsiasi decisione su casi specifici verrà presa “con la massima riservatezza”.
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