sabato 18 maggio 2024

Aquileia. Concerto per la Pace. Orchestra Cherubini diretta da Muti, il 14 giugno (ANSA)

 Un concerto per la pace diretto dal maestro Riccardo Muti è in programma nella Basilica patriarcale di Aquileia (Udine) il 14 giugno.

A esibirsi, in uno spettacolo che intreccerà la storia con le melodie sinfoniche, sarà l'Orchestra giovanile Luigi Cherubini di Ravenna, composta da giovani musicisti con una visione europea della musica e della cultura.
    Per l'evento ad Aquileia, patrimonio Unesco dal 1998, il maestro Muti ha scelto un repertorio che spazia da Mozart a Schubert al compositore italiano Alfredo Catalani, rendendo omaggio ai legami tra Austria e Italia.

Come solista al clarinetto si esibirà Daniel Ottensamer, primo clarinetto dei Filarmonici di Vienna. La compagine volerà ad Aquileia da Vienna dove si esibirà due giorni prima al Musikverein.
    L'evento, presentato oggi a Trieste, è promosso e co-organizzato da Fondazione Aquileia e Società per la Conservazione della Basilica di Aquileia ed è realizzato con il supporto di PromoTurismoFvg, la collaborazione del Comune di Aquileia e del Museo archeologico nazionale di Aquileia, con il patrocinio del Consolato onorario d'Austria.
    "L'accento posto sulle giovani generazioni, la splendida location, la presenza di un direttore d'orchestra del calibro del maestro Muti e il forte messaggio di pace nel segno della musica rendono questo concerto un evento imperdibile di caratura internazionale", afferma l'assessore regionale al Turismo, Sergio Emidio Bini. "Aquileia nella sua lunga storia - osserva Roberto Corciulo, presidente della Fondazione Aquileia - è stata luogo d'incontro e di dialogo tra culture e popoli di Occidente e Oriente e intende farsi promotrice di un messaggio di pace, che attraverso il linguaggio universale della musica, possa fornire una rinnovata speranza nell'attuale e complesso contesto socio-politico. L'evento, inoltre, si colloca nel percorso di avvicinamento a GO! 2025 e ne vuole amplificare il messaggio di pace e dialogo a livello europeo e mondiale con particolare attenzione ai giovani, ai quali saranno riservati i 180 posti disponibili in basilica".

PIETRASANTA in CONCERTO. DAL 12 AL 22 LUGLIO (Comunicato)

                                                         Pietrasanta in Concerto

Extravaganza - XVIII edizione 
12-22 luglio 2024
Direttore Artistico Michael Guttman
 
Fondato e diretto dalla star del violino Michael Guttman, da diciotto anni il festival racconta il cenacolo amicale ed artistico di uno dei musicisti più stimati ed eclettici degli ultimi decenni, salotto musicale cresciuto con Martha Argerich e Salvatore Accardo, oggi luogo di esplorazione di repertori inediti da parte dei massimi cameristi viventi in formazioni d’occasione e nell’assoluta informalità, raccolta ed intima, dell’antico borgo lucchese. 
Senza dimenticare il continuo dialogo con le arti visive contemporanee grazie alla comunità di grandi artisti da sempre residenti a Pietrasanta, e quest’anno rappresentate dalla mostra del celebre scultore sudcoreano Eun Sun Park e da un’originale monografica collettiva dedicata alla rivisitazione in arte del violino commissionata dallo stesso Guttman ad oltre quaranta artisti da tutto il mondo.
 
“Il festival nasce dallo spirito del luogo, il Chiostro di Sant’Agostino, dalla sua acustica speciale, perfetta per la musica da camera e di estrema godibilità per il ristretto pubblico di sole 320 persone ”racconta Michael Guttman, tra i più importanti violinisti dI OGGI

 Giunto a Pietrasanta 22 anni fa inseguendo la sua passione personale per l’arte contemporanea, frequentando le gallerie del borgo e gli artisti lì residenti fra cui Botero, scopre la vocazione musicale dei chiostri e delle piazze della capitale rinascimentale del marmo e pochi anni dopo vi fonda il festival, la cui storia racconta quasi un compendio della vita professionale di Guttman, giacchè Pietrasanta in Concerto diventa subito il salotto estivo delle amicizie e collaborazioni in musica del grande artista belga, un luogo antico, intimo, lontano dalla folla della riviera in cui incontrarsi e sperimentare coi ritmi e modi di una vera villeggiatura artistica.

Il trecentesco Chiostro di Sant’Agostino, cuore del festival quest’anno impreziosito dalle sculture dell’artista sudcoreano Eun Sun Park che ricorda come il borgo sia un vero salotto dell’arte contemporanea a livello internazionale, quest’anno verrà dedicato da Guttman all’extravaganza in musica grazie ad impaginati che esplorano i legami segreti e sottili tra il grande repertorio classico, contemporaneo, romantico fino al Barocco, ed il mondo sonoro del folk gipsy, irlandese, armeno, spagnolo, con incursioni a Gerusalemme e Vienna, momenti di tango, trascrizioni inedite, con artisti del calibro di Maxim Vengerov, Roby Lakatos, Aleksei Igudesman, qui anche in veste di compositore, Daniel Hope, Giuseppe Gibboni, Maria Solozobova.

 

Orchestra residente, la Brussels Chamber Orchestra, edue dei quartetti più importanti del panorama internazionale, il Jerusalem e il berlinese Michelangelo, oltre a pianisti come Polina Osetimskaia, Matan Porat, Alexander Melnikov and Olga Domnina.

 

Senza dimenticare la grande violoncellista cinese Jing Zhao che porterà nel borgo l’intrigante Lulu Wang, virtuosa sempre cinese di Bayan, la tradizionale fisarmonica russa, ma anche Pierre Genisson che Guttman definisce “the wizard of the clarinet” per il suo straordinario ed eclettico iper-virtuosismo, il mago della chitarra Artyom Dervoed e Lucy Landymore, maestra di vibrafono.
Spicca nel Grand Tour in musica disegnato da Guttman la serata dedicata al talento armeno, paese che “Con Corea e Finlandia rappresenta oggi la più imponente fucina di nuovi talenti.

 

Pietrasanta in Concerto si conferma anche quest’anno un luogo di ‘gioco’ per grandissimi musicisti alla ricerca di percorsi inediti, rari, nascosti nelle pieghe della storia, che nel borgo che fu di Michelangelo, ritrovano quella libertà espressiva che invita alla sperimentazione del nuovo.
 
 
12 luglio
GRAND OPENING In Memory of Maestro Ozawa
Trascrizioni di Mario Villuendas da Bruch, Bach, Rachmaninov, Shostakovich, Sarasate
BRUSSELS CHAMBER ORCHESTRA
Jing Zhao, violoncello - Michael Guttman, violino – Giuseppe Gibboni, violino
 
13 luglio
L’Anima dell’Armenia, paese di Musica
Babajanian, Borodin, Brahms
Vahan Mardirrossian, pianoforte - Alexander Chaushian, violoncello, Anoush Nikogossian, violino - David Abrahamian, viola
 
14 luglio
Chill and Thrill, da Bach a Igudesman
Alexei Igudesman violino - Lucy Landymore, vibrafono e percussioni
 
15 luglio
La Gioia. FREE Piazza concert
ROBY LAKATOS Ensemble - Lulu Wang, bayan
 
16 luglio
PIAZZOLA FROM BUENOS AIRES TO SHANGHAI!
Jing Zhao, violoncello - Lulu Wang, Bayan – Michael Guttman, violino e direzione – Andrea Mariani, pianoforte
 
17 luglio
Una Festa di Concerti 
Haydn concerto per violino n.1 in do maggiore – Anton Garcia Abril Concierto Mudéjar per chitarra e orchestra d’archi – Mendelssohn finale del concerto per pianoforte e violino in re minore
Brussels Chamber Orchestra - Artyom Dervoed, chitarra - Maria Solozobova, violino - Olga Domnina, pianoforte – Andrea Griminelli, flauto – Michael Guttman, violino e direzione
 
18 luglio
MASTERPIECES OLD AND NEW!
Jèrusalem Quartet – Pierre Genisson, clarinetto
 
19 luglio
VENGEROV and OSETINSKAYA PLAY BEETHOVEN
Maxim Vengerov, violino - Polina Osentinskaya, pianoforte
Cinque sonate per violino e pianoforte
 
20 luglio
FROM JÉRUSALEM WITH LOVE
Quartetto Jerusalem – Alexander Melnikov, pianoforte
Mendelssohn Quartetto per archi op.12 in mi bemolle maggiore – Dvorak quintetto per pianoforte e archi op.81 in la maggiore
 
21 luglio
Irish Roots and baroque follies! Dal folk irlandese a Purcell
Daniel Hope violino - Nicola Mosca violoncello e arpa celtica - Emanuele Forni, liuto – Markellos Chryssicos, clavicembalo – Michael Metzler, percussioni 
 
22 luglio 
MICHELANGELO IS BACK!
Schubert, Boccherini, Schumann
Quartetto Michelangelo – Alexander Melnikov, pianoforte – Jing Zhao, violoncello

IUC, ROMA. Concerto finale di stagione TRASFERITO nell'Aula Magna dell'Università LUISS ( Comunicato)

               Aula Magna Mario Arcelli, Campus LUISS di Viale Pola 12  

                         NON in Aula Magna della Sapienza


Istituzione Universitaria dei Concerti

I CONCERTI DELL’AULA MAGNA

79aStagione 2023-2024

Sabato 18 maggio ore 17.30

Aula Magna Mario Arcelli, Campus Luiss di Viale Pola 12, Roma

Thomas Hobbs tenore
Luca Medioli corno *
Orchestra da Camera Canova
Enrico Saverio Pagano direttore
*primo corno Orchestra Canova

Philip Glass  Company
Benjamin Britten  Serenade per tenore, corno e archi op. 31
Jean Sibelius  Rakastava op. 14
Ralph Vaughan Williams  Fantasia su tema di Thomas Tallis 

                           Concerto finale della Stagione 2023-24 

Del Ministro Lollobrigida, laureato 'elettronico', la sai l'ultima? ( da La Stampa). I social: chiediamo scusa all'ex ministro Toninelli, che abbiamo maltrattato per le sue uscite prive di senso, quando non anche idiote. Lollobrigida lo ha superato

 

Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, ne ha detta un’altra. Parlando con l’agenzia Vista durante l’evento Divina nazione, a Roma, si è esibito in un contorto ragionamento su convivialità e conflitti. «La convivialità nella nostra alimentazione quanto è importante? Stare a tavola, discutere, ragionare, bere un bicchiere di vino, dialogare». E continua. «Quante guerre non ci sarebbero state di fronte a cene ben organizzate?». Il filmato dell’infelice e quanto mai intempestiva battuta è già virale sui social, ripreso dall’account Crazy Ass Moments in Italian Politics, che lo ribattezza “ministero del catering”.

Governo Meloni non firma la dichiarazione UE contro Omofobia, Transfobia e Bifobia ( da Il Sole 24 Ore)

 

Governo non firma proposta Ue su diritti Lgbtiq+. Schlein: «Vergogna»

Nella Giornata internazionale contro l’Omofobia, la Transfobia e la Bifobia, l’Italia si sveglia con il monito del capo dello Stato. Per Sergio Mattarella, il Paese «non è immune da episodi di omotransfobia». Il Capo dello Stato parla di «lacerazioni alla convivenza democratica» e lancia l’avvertimento: «Non è possibile accettare di rassegnarsi alla brutalità». Dal Quirinale, giunge l’invito alle istituzioni, affinché si impegnino «per una società inclusiva e rispettosa delle identità». Poco dopo, arriva il messaggio della premier. Per Giorgia Meloni «il governo è, e sarà, sempre in prima linea» nel contrasto a «discriminazioni e violenze inaccettabili».

Nel pomeriggio, da Bruxelles, il colpo di scena che scatena la polemica. L’Italia è tra i nove Paesi dei 27 Ue che non firmano la dichiarazione per la promozione delle politiche europee a favore delle comunità Lgbtiq+, preparata proprio in occasione della Giornata internazionale. Fonti del ministero della Famiglia, guidato da Eugenia Roccella, parlano di una decisione presa giorni fa. Probabilmente già in occasione della riunione a Bruxelles dei ministri dell’Unione responsabili dell’uguaglianza, in cui la presidenza belga del Consiglio dell’Ue aveva deciso di porre al centro dell’agenda europea i diritti Lgbtiq+.

I firmatari del testo, tra cui tutti i grandi Paesi europei, «si impegnano ad attuare strategie nazionali per le persone Lgbtiq+», oltreché a sostenere la nomina di un nuovo Commissario per l’uguaglianza in vista della prossima Commissione. L’Italia dice no, insieme a Ungheria, Romania, Bulgaria, Croazia, Lituania, Lettonia, Repubblica Ceca e Slovacchia. Per il ministero di Roccella, è «ovvio» il criterio che ha determinato la scelta: la dichiarazione «era in realtà sbilanciata sull’identità di genere, quindi fondamentalmente il contenuto della legge Zan».

Dure le reazioni delle opposizioni, a partire dal Partito Democratico. «Che rabbia e che vergogna questo governo che decide di non firmare, - dichiara la segretaria Elly Schlein - non è accettabile». La leader ricorda la firma arrivata dallo stesso esecutivo l’anno scorso e affonda: «quest’anno non lo fa per fare campagna sulla pelle delle persone discriminate». Netto il leader M5s Giuseppe Conte: «l’Italia ha deciso di inseguire il modello culturale orbaniano, questa è la posizione reazionaria di chi ci governa». Posizione simile espressa da Riccardo Magi di +Europa: «Meloni schiaccia il nostro Paese tra i piccoli staterelli omofobi». Per Ivan Scalfarotto, responsabile Esteri di Italia Viva, si tratta di una «scelta scellerata». «Decisione inaccettabile» anche per Avs. Da Azione, la deputata Daniela Ruffino parla di una «brutta pagina».

E lo stesso Alessandro Zan, la cui legge viene richiamata dalle fonti del ministero, va all’attacco. Parla di una destra «vigliacca», che nell’ottobre 2021 «ha esultato in Senato come allo stadio per aver affossato il ddl Zan: ora vuole continuare a violare i diritti delle persone lgbtquia+». Definisce quindi «ipocrita» il post comparso sul canale ufficiale del ministero dell’Istruzione in ricordo della Giornata: «una pennellata di rainbow-washing dietro cui c’è tutta l’omotransfobia dilagante nelle istituzioni».

A fine giornata, la ministra Roccella replica: «la sinistra usa l’omofobia per nascondere il suo vero obiettivo, il gender». Ricorda quindi che il governo ha firmato la dichiarazione europea contro omofobia, bifobia e transfobia, «ma non firmeremo nulla che riguardi la negazione dell’identità maschile e femminile». La presidente del Consiglio non entra nella querelle. Rimane la sua dichiarazione mattutina, in cui si riferisce anche al passaggio dell’intervento di Mattarella sugli oltre sessanta Paesi in cui l’omosessualità viene punita con la reclusione. La premier ribadisce il compito di «tenere alta l’attenzione della comunità internazionale» sulle persecuzioni e sugli abusi «che in molte nazioni del mondo vengono ancora perpetrati in base all’orientamento sessuale». Poi fa riferimento alla «difesa della dignità di ogni persona sancita dalla Costituzione». Nel centrodestra, dichiarazioni contro le discriminazioni anche dal ministro Antonio Tajani e dal presidente della Camera Lorenzo Fontana. In particolare il titolare della Farnesina, poco prima della notizia del voto contrario dell’Italia, aveva garantito che «i diritti sono inviolabili».