domenica 14 dicembre 2025

Nathalie Stutzmann direttore artistico e musicale dell'Orchestra Filarmonica di Montecarlo ( da Montecarloin.Net, di Cinzia Colman)

 

NATHALIE STUTZMANN, DIRETTORE ARTISTICO E MUSICALE DELL’OPMC

Nathalie Stutzmann è un personaggio già conosciuto nel Principato, la « Maestra » come la chiamano in francese, sarà colei che dal 1° settembre prenderà in mano le redini dell’Orchestra Filarmonica di Monte-Carlo.

Al centro S.A.R. la Principessa di Hannover, Nathalie Stutzmann, a sinistra il Ministro Beffre e a destra Françoise Gamerdinger
Al centro S.A.R. la Principessa di Hannover, Nathalie Stutzmann, a sinistra il Ministro Beffre e a destra Françoise Gamerdinger, ft.OPMC

È stata S.A.R. la Principessa di Hannover, Presidente del Consiglio d’Amministrazione dell’OPMC ad annunciare la nomina nel corso della conferenza stampa di presentazione. Accanto alla Principessa e alla neo-direttore c’erano il Ministro degli Interni, Lionel Beffre (che a Monaco si occupa anche di cultura, educazione e sport) e il Direttore degli Affari Culturali Françoise Gamerdinger che ha introdotto alla stampa Nathalie Stutzmann. La « Maestra » si è detta molto onorata di questa nomina a quest’orchestra storica, che compirà proprio nel 2026 170 anni.

Nathalie Stutzmann: L'OPMC è la mia famiglia europea

Nathalie StutzmannL’OPMC è la mia famiglia europea

Una personalità poliedrica, cantante, musicista direttrice d’orchestra. Che frequenta il Principato da una decina di anni; la prima volta dall’allora direttore dell’opera di Monte-Carlo, Jean Louis Grinda, con la sua orchestra barocca e poi a dirigere « l’Elisir d’Amore » (2014) e poi ancora tanti concerti. Ha spiegato Stutzmann: « Ho sempre lavorato seguendo il mio cuore e mai riflettendo se era un bene per la mia carriera la scelta che facevo. Sono felice di aver accettato questo incarico e metterò tutta me stessa e le mie capacità anche se dovrò dividermi tra due famiglie, quella dell’OPMC che è l’europea e quella americana dove dirigo lAtlanta Symphony Orchestra (ASO)« .

Una donna solare, che ha emanato grande energia, parlando dei musicisti, delle difficoltà delle donne in questa carriera: « Non ho mai pensato che dato che ero donna avrei avuto delle difficoltà nella mia carriera, al momento in cui le vivevo. In realtà ripensandoci oggi le ho incontrate ma ho trovato sempre il modo di superarle grazie alle competenze e alla tenacia. Una volta non avevamo musiciste nelle orchestre e i direttori erano solamente uomini. I tempi sono cambiati!« . E a proposito dei giovani e la musica classica: « Non si possono obbligare i bambini e i giovani a venire ad ascoltare i concerti ma possiamo proporre delle cose diverse che li potranno attrarre e a questo ho già pensato ».

Nathalie Stutzmann è il 19° direttore e la prima donna a dirigere questa magnifica orchestra ed ha affermato: « Non vedo l’ora di scrivere questo nuovo capitolo insieme ai musicisti e alla comunità che ci circonda e che sostiene questa straordinaria istituzione. Sono impaziente di esplorare nuovi orizzonti musicali e continuare a condividere la nostra passione per l’eccellenza con il pubblico monegasco« .

Bernini, la ministra dell'Università, candida se stessa ed il Governo di cui fa parte al Nobel 'scardinalobby' ( ITALPRESS)

 

Bernini “Con la riforma dell’accesso a Medicina abbiamo scardinato la lobby dei test”

 “Le parole rivolte agli studenti? Erano studenti dell’Unione degli Universitari, CGIL, PD. Studenti che stanno facendo politica. Il che rappresenta una scelta legittimissima, ma nel momento in cui, durante una riunione in cui ci stiamo confrontando con dei colleghi, anche un collega del PD, io prendo in mano il microfono e come da tre anni a questa parte vengo interrotta, prima ancora che io possa parlare, quello che ho detto è ‘parlate, ma fate prima parlare me’. Ed è esattamente quello che è accaduto nel momento in cui io sono scesa tra il pubblico ho raccolto le domande degli studenti solamente una parte e ho raccontato la mia storia. Perché non si può sempre e solo essere contestati attraverso delle urla scomposte, questo è il problema. Io accetto qualunque tipo di confronto e da tre anni a questa parte mi sono confrontata con tutte le rappresentanze studentesche, con l’Unione, degli Universitari, che sono, lo ripeto, attivisti del Partito Democratico e della CGIL. Vorrei che fosse chiaro”. Così il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, a margine della cerimonia di riconsegna del Crocifisso restaurato dall’Accademia delle Belle Arti alla Chiesa di San Paolo Apostolo, a Borgo Nuovo, a Palermo, torna sulle polemiche dei giorni scorsi ad Atreju con chi la contestava per la riforma dell’accesso a Medicina.

Credo sia la riforma che scardina più lobby che mi sia capitato di vedere negli ultimi 25 anni. Abbiamo scardinato la lobby della formazione costosissima per test universitari, mnemonici, selettivi e non formanti. Abbiamo scardinato la lobby dei test. Abbiamo scardinato la lobby dei professori che si mettevano a disposizione per fare ripetizioni e lezioni private su test mnemonici – ha proseguito -. Abbiamo scardinato la lobby di chi non vuole far entrare nessuno perché ritiene che i medici siano già sufficienti. Stiamo facendo, per la prima volta dopo 25 anni, entrare 55.000 studenti in università per formarsi. Non li selezioniamo fuori dalla porta, per formarsi”. Sulla possibilità che i posti restino vacanti, il ministro ha affermato: “No, abbiamo previsto un modello che si realizzerà entro il 28 di febbraio di riempimento delle graduatorie. Entreranno tutti sulla base delle loro capacità, delle loro performance, dei voti di esame, avranno un certo posto in graduatoria. Ma quello che cambia rispetto a un test che selezionava fuori dai cancelli dell’università, e a parte quelli che entravano, 14.000 quando sono arrivata io, ora ne entrano circa 25.000. Quello che cambia è che noi li formiamo dentro. Noi li portiamo tutti dentro l’università. Dal primo di settembre noi abbiamo aperto il fascicolo universitario formativo di 55.000 studenti che stanno accumulando i loro crediti formativi, che potranno portarsi dappertutto. Quello che mi dispiace è che ci sia una contestazione politica che prevale sui contenuti. Io non posso accettarlo. Basta contestazioni. Lasciamola finire questa riforma, almeno per quest’anno. Diamo una chance agli studenti. Non a me. Io ho già vissuto, ho già avuto le mie esperienze. Sono solo al servizio degli studenti. Le mie soddisfazioni sono il benessere degli studenti”.

sabato 13 dicembre 2025

Amichettisti d'Italia, il partito di Giorgia Meloni ( da Fanpage.it, di BeatriceTominic)

 

Amichetti d’Italia, Donzelli: “Appalti da Chigi al fornitore di Atreju? È bravo, non contano le sue idee”

"Non vedo perché noi dovremmo far lavorare chi lavora male o chi ha lavorato per il Pd. A Chigi lavorerà chi lavora bene per il bene dell'Italia". Queste le parole di Giovanni Donzelli, responsabile dell'organizzazione di Fratelli d'Italia, a margine di Atreju, in risposta alle domande di Marco Billeci sull'inchiesta di Fanpage.it sul ruolo della società Italica Solution dell'ex estremista di destra Martin Avaro.

La società di Avaro, ex Forza Nuova, si occupa degli allestimenti di Atreju e degli altri eventi di partito. Contemporaneamente, da quando Fratelli d'Italia è salita al governo con la premier Giorgia Meloni, ha ottenuto affidamenti direttamente dalla presidenza del Consiglio.

"Quando guardo i fornitori guardo il servizio che offrono, non guardo il loro orientamento politico – continua Donzelli – Se dovessi escludere per le idee politiche un fornitore rispetto al servizio che fa, qualsiasi idea politica fosse farei un grave errore".

Donzelli su Avaro: "Fedina penale pulita, la società lavora come dovrebbe"

Donzelli è poi passato a difendere il lavoro dell'azienda, precisando che non saprebbe dire il costo sostenuto da Fratelli d'Italia a beneficio di Italica Solution. "Non mi occupo delle cifre, ma era comunque la migliore offerta che avevamo ricevuto – precisa – Sono persone che lavorano, fanno i preventivi, partecipano e fanno un buon lavoro. Un fornitore non può fornire in contemporanea persone diverse? È fornitore anche di altri partiti, anche di opposizione. Per rispetto non faccio l'elenco degli altri partiti di sinistra per cui lavora. Se uno è bravo lavora per più persone, anche soggetti privati", dice riferendosi ad Avaro.

Video correlato: Amichetti d'Italia, Donzelli: "Appalti da Chigi al fornitore di Atreju? È bravo, non contano le sue idee" (Fanpage.it)

Su di lui Donzelli si sofferma. "Avaro non ha ruoli nel partito. Allestisce eventi per Fratelli d'Italia, ma si occupa anche di allestire gli eventi di Palazzo Chigi. Era un po' di destra, ma non è stato mai condannato. Secondo voi non può più lavorare? È una persona che ha la fedina penale pulitissima", sottolinea, facendo riferimento al fatto che la condanna in primo grado è poi stata prescritta, quindi non ha condanne definitive. "Offre un buon servizio perché a me sembra che non ci siano problemi nell'allestimento della festa e noi finché offrirà un buon servizio lo sceglieremo", conclude.

Appendino a Donzelli: "Vi state arrampicando sugli specchi"

Non ha tardato ad arrivare la reazione di altre personalità politiche sul caso. Nelle scorse ore Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra e co-portavoce di Europa Verde, ha parlato di un "quadro gravissimo". A lui si è unito anche Nicola Fratoianni: "Da quando sono al governo hanno costruito una narrazione del merito. Avrebbero fatto meglio a dedicare un ministero all’amichettismo", facendo riferimento a quello che, anche nella Regione Lazio e nell'Istituto San Michele, sembra un vero e proprio sistema.

Poi si è espressa la deputata del Movimento Cinque Stelle Chiara Appendino. "Siamo di fronte a un caso di amichettismo e di connivenza con personaggi a dir poco inquietanti e Donzelli decide di replicare buttando palla in tribuna: non significa ben nulla se l’azienda di Martin Avaro lavora per altri partiti, nel caso quali? – chiede Appendino in una nota – Sicuramente non il M5S! Resta il fatto che siamo di fronte a un fatto gravissimo, inopportuno e indecente: Palazzo Chigi e la Festa Atreju stringono rapporti con l'impresa di un soggetto noto alla cronaca, giudiziaria e non, per un passato di estrema destra, scontri, saluti romani e ambienti nazisti. Un personaggio non proprio raccomandabile".

E poi aggiunge: "La domanda è semplice: tra tutte le società sul mercato, e sono tante, perché Meloni e Co. si affidano a un soggetto simile? Questione di rapporti politici? Si ha paura di tagliare del tutto il cordone ombelicale col passato? È una vergogna, Donzelli dovrebbe smettere di arrampicarsi sugli specchi e rispondere nel merito. Penso sappia bene chi sia Martin Avaro e ben conosca il suo passato da militante politico…. Non voglio pensare male, l’auspicio è che sia una semplice svista di Chigi. Si chiede scusa e la chiudiamo qui? O no?", conclude.