Dalla stanza del Policlinico Gemelli di Roma dove è ricoverato da 17 giorni a causa di una polmonite bilaterale Papa Francesco continua a osservare quello che avviene nel mondo e a dedicare le sue riflessioni soprattutto ai conflitti che devastano l'Ucraina, il Medio Oriente, l'Africa e il Sud-Est asiatico. "Da qui la guerra appare ancora più assurda", ha scritto Bergoglio nel testo preparato per l'Angelus, il terzo consecutivo che non può guidare di persona a causa della degenza. "Preghiamo per la martoriata Ucraina, per la Palestina, Israele, Libano, Myanmar, Sudan, Kivu", afferma, sottolineando l'urgenza di costruire ponti invece di alzare muri. È proprio per questo che – secondo fonti Vaticane – questa mattina Papa Francesco ha incontrato il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede, cioè "capo della diplomazia" della Chiesa Cattolica.
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