A volte ritornano. Pensavamo che nella storia del declino della politica e della sua confluenza nella corruzione, le parole pronunciate a suo tempo dal ministro dell’Industria Claudio Scajola quando si scoprì che buona parte dell’acquisto della sua casa al Colosseo era dovuto a un finanziatore compiacente fossero un unicum. “I soldi per l’acquisto della mia casa romana sono arrivati a mia insaputa”: ricordate? Ma Scajola ha evidentemente fatto scuola. E le parole del Direttore generale della Sogei, Paolino Iorio, arrestato lunedì sera a Roma con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta, per spiegare come mai nelle sue tasche fosse arrivata in buste sottovuoto (che fantasia, eh !!!) una bella tangente da una manina amica non sono molto diverse. “Non so che ci facciano quei soldi nella mia giacca. Ho sbagliato: avrò preso 100 mila euro ma davo solo consigli” ha detto senza un briciolo di pudore. Probabilmente li avrà messi lo Spirito Santo. Non c’è limite al peggio. Iorio immediatamente giù dalla torre.
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