Massimo Biscardi così ha carezzato gli accademici ceciliani che poi l'avrebbero votato
Si è impegnato in favore della diffusione delle creazioni dei compositori italiani contemporanei, come Aldo Clementi, Azio Corghi, Sylvano Bussotti, Ivan Fedele, Michele Dall’Ongaro, Fabio Nieder, Alberto Colla, Carlo Boccadoro, Francesco Antonioni, Nicola Campogrande, Fabio Vacchi, Alessandro Solbiati, Marcello Panni, Andrea Portera, Aureliano Cattaneo che hanno scritto nuove composizioni commissionate per l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari e per l’Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari.
Il 23 giugno 2022 l’Assemblea degli Accademici di Santa Cecilia ha eletto Massimo Biscardi tra gli Accademici Effettivi.
Nel periodo della pandemia, da un'idea di Massimo Biscardi è nata la rassegna virtuale Aus Italien, ricca di prime esecuzioni commissionate dalla Fondazione Teatro Petruzzelli e la sua prima edizione, dedicata a otto compositori italiani di fama internazionale: Salvatore Sciarrino, Ivan Fedele, Pasquale Corrado, Carlo Boccadoro, Michele dall’Ongaro, Caterina di Cecca, Luca Francesconi e Silvia Colasanti ha ricevuto il Premio Speciale Abbiati 2022 “per la singolarità, il valore del progetto musicale e la qualità delle riprese della rassegna”.
I concerti di Aus Italien sono disponibili sulle piattaforme digitali del Teatro Petruzzelli (canale Youtube Fondazione Petruzzelli, sulla pagina Facebook ufficiale Fondazione Teatro Petruzzelli e sul sito www.fondazionepetruzzelli.it) e la seconda edizione sarà dedicata a 9 compositori italiani di fama internazionale: Azio Corghi, Alessandro Solbiati, Matteo D’Amico, Fabio Vacchi, Marcello Panni, Simone Cardini e Andrea Portera, Federico Gardella e Aureliano Cattaneo.
*****
Anche se è necessario aggiungere che fra i papabili per la successione a dall'Ongaro, lui lo era fra i primi: Accademico di Santa Cecilia, da oltre vent'anni impegnato come sovrintendente, e quindi a conoscenza della macchina dell'organizzazione musicale e l'unico ora libero da altri impegni. A sui favore ha giocato anche l'età che lo esclude dalla possibilità di dirigere un qualunque fondazione lirica, a seguito della famigerata legge 'Lissner-Fuortes', salvo che l'Accademia, dove non è previsto limite di età - e lui ne ha 70 - ma solo quello dei due mandati e perciò l'Accademia potrebbe anche tenerselo fino al raggiungimento per lui degli 80 anni, come pensiamo accadrà, salvo incidenti di percorso, sempre possibili, o la scoperta di contendenti/ aspiranti per quell'incarico, anche questo possibile. ( Pietro Acquafredda)
Caro Acquafredda, al di là dell'elezione del nuovo presidente, persona sicuramente degnissima, tanto da raggiungere fin dalla prima votazione l'unanimità, trovo un po' barocco e soprattutto obsoleto questo sistema che vuole che l'Accademia sia necessariamente guidata da un accademico. Tagliando così la strada a tanti elementi validi, soprattutto stranieri, che accademici non sono. E questo quando, polemiche governative a parte, è ormai invalsa la pratica di mettere a capo delle istituzioni culturali anche dei non italiani.
RispondiEliminaL'Accademia ceciliana è un consesso d'altri tempi ancora in vita. Fatto è che governa qualcosa di molto moderno, come una istituzione di concerti che deve districarsi fra artisti, repertori, anniversari, agenzie, ed altro ancora, come ad esempio omaggiare gli elettori del sovrintendente. per capirci si guardino i programmi degli anni passati
RispondiEliminaCaro Acquafredda, come sa bene i programmi dal 1895 in poi sono tutti on line. E la presenza assidua di certi nomi si nota eccome.
Elimina