Il Cremlino ha respinto come "emotivo" l'appello del leader ceceno, Ramzan Kadyrov, di utilizzare armi nucleari a basso rendimento in Ucraina, dopo che le truppe di Mosca sono state costrette a lasciare Lyman, a est, dalle forze ucraine. "Questo è un momento di grande emotività", ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, durante un briefing quotidiano con i giornalisti, riferendosi alle dichiarazioni dell'alleato del presidente russo Vladimir Putin.
Dmitry Peskov, ha ribadito che "la Repubblica cecena ha dato un grande contributo alla conduzione dell'operazione speciale", tuttavia, "nei momenti difficili, le emozioni vanno escluse, pertanto è comunque preferibile attenersi a valutazioni equilibrate e oggettive". Peskov ha poi aggiunto che "ovviamente, i capi delle regioni della Federazione hanno l'autorità per esprimere il proprio punto di vista, per dare valutazioni. In fondo, questi sono i capi di intere regioni russe, compreso Ramzan Kadyrov , che fin dall'inizio dell'operazione militare speciale ha fatto molto, ha dato un contributo molto grande e continua a darlo". "Un'altra cosa, ovviamente, è che anche nei momenti difficili, le emozioni dovrebbero essere comunque escluse dal processo decisionale, per il quale preferiamo comunque attenerci a valutazioni molto equilibrate e oggettive. Ma ripeto ancora una volta, i meriti della Repubblica cecena sono molto grandi".
Commentando la dichiarazione di Kadyrov su possibile uso di armi nucleari a basso rendimento nel quadro della cosiddetta "operazione speciale", il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, ha ribadito che tutti i casi in cui sarebbe autorizzato l'uso di tali armi sono enunciati nella dottrina militare russa, e non possono esserci altre considerazioni. "Usiamo armi nucleari sulla base di quanto affermato nella dottrina pertinente, non ci possono essere altre considerazioni su tale argomento".
Kadyrov: “I miei tre figli minori andranno in prima linea”
Il leader ceceno Ramzan Kadyrov, citato dall'agenzia RIA Novosti, ha reso noto che i suoi tre figli minorenni si strabbero dirigendo a combattere in Ucraina. Secondo Kadyrov "La minore età non dovrebbe interferire con l'addestramento dei difensori della nostra Patria. Akhmat, Eli e Adam hanno rispettivamente 16, 15 e 14 anni. Ma il loro addestramento militare è iniziato molto tempo fa, quasi fin dalla tenera età. E non sto scherzando. È giunto il momento di cimentarsi in una vera battaglia, e accolgo con completo favore il loro desiderio. Presto andranno in prima linea e si troveranno sui tratti più difficili della linea di contatto".
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