giovedì 13 ottobre 2022

Giambrone presidente AGIS. Resterà al Teatro dell'Opera e presiederà ancora l'ANFOLS? Una carriera sempre a rimorchio ( di Leoluca Orlando Cascio)

 

Il Presidente (dell'AGIS) è scelto fra persone di elevata competenza, esperienza, prestigio e onorabilità nei settori dello spettacolo e della cultura nazionale, anche al di fuori dei soggetti giuridici che fanno parte dell'Assemblea Generale o degli organi delle Unioni territoriali; dura in carica tre anni e può essere rieletto per uguale periodo una sola volta consecutivamente. Nell'ipotesi di mancato rinnovo delle cariche alla scadenza statutaria, il Presidente agisce nella pienezza di poteri fino al rinnovo.                                                                                                                     (Statuto dell'AGIS)

 Giunge notizia che l'Assemblea  dei Soci dell'Agis, ha eletto Francesco Giambrone, attuale sovrintendente del Teatro dell'Opera di Roma e presidente dell'ANFOLS ( Associazione Nazionale Fondazioni Lirico Sinfoniche), suo presidente.

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 La carriera di Francesco Giambrone nel mondo della cultura e dello spettacolo in Italia ha dell'inverosimile, perchè è caratterizzato, benchè duri da molti anni, da alti e bassi, corrispondenti agli alti e bassi del sindaco Orlando a Palermo,  ed anche agli alti e bassi del partito di Di Pietro, di cui suo fratello, Fabio, è stato parlamentare, e del PD nel quale Orlando e il fratello di Giambrone, sono poi confluiti.

 E' tanto vero che l'incarico recente a Roma, per decisione di Gualtieri e dei vertici del suo partito, coincide con la ineleggibilità di Orlando a Palermo ed alla conseguente necessità per Giambrone, di cercarsi un lavoro altrove, per non tornare nell'ombra, come era sempre accaduto negli anni in cui Orlando non guidava il Comune. 

Ci è stato anche un periodo di sua permanenza al Maggio Fiorentino, in coppia con Arcà,  coincidente con Orlando fuori dal Comune, e terminato con l'uscita dei due dalla fondazione fiorentina ed il commissariamento della stessa, causa bilanci in rosso. Dunque Giambrone, senza ombrello politico protettivo di Orlando, e  senza quello economico dei soldi del Comune, riesce perfino nell'impresa di chiudere i bilanci in rosso.

 Adesso Giambrone dovrebbe o no lasciare la sovrintendenza dell' Opera di Roma?

 Finora nessun presidente dell'Agis  ha ricoperto contemporaneamente la carica di sovrintendente di una Fondazione lirica. Lo stesso Fontana, da nove anni alla presidenza dell'Agis, vi è stato nominato, dopo che era uscito da tutti i teatri, salvo quello di Parma, dove era approdato in coppia con Arcà che era stato suo collaboratore per molti anni alla Scala, e che lascerà qualche mese dopo.

 A proposito di Arcà alla Scala, vi fu portato da Vlad, di cui era stato portaborse tuttofare e collaboraore alla rivista 'Musica & Dossier', con la seguente vergognosa giustificazione:  non potendo stare molto tempo a Milano, a causa dei miei molti altri impegni, mi porto appresso Arcà che lascio lì anche quando io sarò altrove.

 Il quale ARCA' - bene non dimenticare certi imbrogli passati - otteneva dal Conservatorio dell'Aquila, dove insegnava, un periodo di permesso di parecchi mesi, causa 'gravi motivi di famiglia'- testualmente, così si leggeva in bacheca  nella concessione del permesso. Quando invece ogni mattina in quegli stessi mesi, in barba alle leggi, timbrava il cartellino ed entrava in Scala, dove riceveva uno stipendio. Insomma in una istituzione statale era assente, per 'gravi motivi di famiglia' ed era sospeso dallo stipendio,  mentre in un'altra, nello stesso periodo, era presente e veniva stipendiato. Il direttore del Conservatorio dell'Aquila chiudevano un occhio trattandosi di uno che lavorava in Scala e di uno che come lui era massone (la loro iscrizione alla massoneria non era un segreto per nessuno)!

Adesso, ma non immediatamente, Giambrone ' il campione', dovrà lasciare l'Opera, dove si prepara il rientro in grande stile di Fuortes, una volta che l'aria per lui in Rai diventerà pesante? oppure attendere  che lo facciano ministro, che è poi l'ultimo gradino nella sua ascesa personale non ancora raggiunto?

 

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