Una vita da romanzo quella di Giacomo Puccini, raccontata dal Direttore d’Orchestra Beatrice Venezi, che non a caso afferma di essere cresciuta a “pane e Puccini”, suo compaesano di Lucca. Il suo libro, “Puccini Contro tutti”, è stato presentato l’altra sera nella sala di Villa Medici, nel corso di un incontro promosso dall' Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d'Azienda della Toscana. L’autrice ha dialogato con Orietta Malvisi Moretti e con la presidente di AIDDA Toscana Paola Butali: “Puccini contro tutti” ci ha fatto rivivere tanti momenti di storia e di vita del nostro famoso “toscanaccio”, come affettuosamente la Venezi chiama Giacomo Puccini – ha commentato Malvisi Moretti -. Il libro raccoglie la storia, la vita, le emozioni e anche alcune testimonianze inedite di questo straordinario genio della nostra musica, tanto apprezzato sempre e da sempre nel mondo. Cento anni dalla sua morte sono passati in un soffio e - come scrive l’autrice del libro – Puccini viaggiava da un capo all’altro della terra come una vera rockstar, con la sua Kodak al collo. Sottolinea ancora la Venezi che è proprio lui il primo vero “influencer” dell’ottocento: Giacomo Puccini è così attuale e sempre così carico di passione e di urgenza creativa in tutte le sue opere, che hanno fatto la storia della nostra più bella musica italiana.” E se qualcuno domanda a Beatrice Venezi se sposerebbe un uomo come Puccini, noto “donnaiolo”, lei così risponde: “Le donne, le passioni, l’amore fatto di lacrime e sorrisi sono la vita di questo straordinario genio della musica. Le sue eroine sono le vere protagoniste della sua vita e con Liù della Turandot - che si uccide per amore del Principe - finisce anche la vita di Giacomo Puccini che morendo insieme a lei lascerà incompiuta questa ultima e grandiosa opera”. Continua, per rispondere alla domanda: “Se ci fosse davvero uno come lui, ma non c’è …Perché il fascino di “genio e sregolatezza” è una rara tentazione per tante donne.” Dalle persone presenti nel pubblico è stata fatta alla Venezi anche un’altra domanda curiosa: “La musica di Puccini dovrebbe entrare nelle materie scolastiche e perché non proporre nelle scuole al posto del suono della campanella una bella melodia con le note di Puccini, per esempio “Nessun dorma”?” Con un sorriso l’autrice ha risposto che anche con le scuole sta lavorando per un futuro di educazione musicale migliore per tutti gli studenti.
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