Federica Muzzarelli, professoressa ordinaria di Storia dell’Arte Contemporanea dell’Università degli Studi di Bologna, Augusto Roca, professore ordinario di Storia dell’Architettura dell’Università La Sapienza di Roma, e Stefania Zuliani, professoressa ordinaria di Storia della Critica d’Arte dell’Università degli Studi di Salerno, hanno detto basta, scrivendo una lettera. Le dimissioni sono arrivate «alla luce della politica culturale recentemente adottata dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, le cui linee non sono state definite attraverso un sereno confronto con il comitato scientifico, che, come previsto all’articolo 6 dello statuto, è chiamato a svolgere “funzione consultiva sulle questioni di carattere tecnico-scientifico nelle materie di competenza della Galleria”».
Una decisione «maturata anche in considerazione delle ultime vicende conseguenti alla presentazione del libro del direttore del Secolo d’Italia tenutasi il 3 ottobre in Galleria alla presenza del presidente del Senato Ignazio La Russa». Anche perché la Gnam è «una sede istituzionale, e quindi di tutti, usata per una manifestazione di carattere eminentemente partitico senza un adeguato confronto preliminare». La lettera si conclude così: «Chi ha sempre lavorato per le istituzioni trova difficoltà a inserirsi in questo nuovo contesto, preferendo fare un passo indietro rispetto all’attuale uso di una delle più prestigiose istituzioni museali italiane, a cui continueremo a guardare con rispetto e attenzione come studiosi e come cittadini».
Nessun commento:
Posta un commento