mercoledì 9 aprile 2025

Milano, Teatro alla Scala, 25 aprile. Concerto per gli 80 anni dalla LIberazione (ANSA)

  

Si chiuderà con un concerto al teatro alla Scala la manifestazione nazionale dell'ottantesimo anniversario della Liberazione il prossimo 25 aprile.
    Lo scorso anno, alcuni musicisti della sezione Anpi della Scala si erano esibiti in piazza.

Quest'anno per la prima volta la sezione Anpi Scala e Anpi provinciale hanno invece organizzato alle 18 un concerto in teatro dopo il corteo e il comizio in piazza Duomo, dove interverranno il segretario Cgil Maurizio Landini, il sindaco Giuseppe Sala e il presidente nazionale dell'Anpi Gianfranco Pagliarulo.

Il concerto è gratuito previa prenotazione (massimo due biglietti a testa).
    Al concerto prendono parte anche musicisti dell'Accademia della Scala oltre ai musicisti e ai coristi del teatro iscritti alla sezione Anpi Scala. Con loro anche l'attore Lino Guanciale che leggerà brani da 'Quando cessarono gli spari', libro di Giovanni Pesce, comandante partigiano noto con il nome di Visone e medaglia d'oro per la Resistenza.
    Il programma - diretto dai maestri Francesco Muraca e Bruno Nicoli con la partecipazione del maestro del coro scaligero Alberto Malazzi - include pagine celebri del repertorio operistico, dal coro a bocca chiusa di Madama Butterfy al Va', pensiero, passando per la sinfonia della Gazza Ladra. E oltre a questi anche Hymnus, brano dedicato allo stemma della Repubblica italiana con testo di Elisabetta Cattaneo e musiche di Muraca, che viene eseguito per la prima volta a Milano.
    L'iniziativa si svolge a cinquant'anni esatte da un altro storico concerto per il 25 aprile diretto da Claudio Abbado con l'orchestra della Scala e Maurizio Pollini.
    "Questo concerto, 50 anni dopo lo storico concerto scaligero il 25 aprile 1975 con Claudio Abbado alla guida dell'orchestra della Scala e Maurizio Pollini al pianoforte - hanno spiegato in un comunicato Anpi Scala e Anpi Milano -, rappresenta al meglio l'antifascismo delle sezioni ANPI presenti nei luoghi di produzione culturale, a testimonianza che l'impegno civile e sociale è una precisa prerogativa dell'essere artista".

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