Le reazioni politiche ai tagli alla cultura: accuse di favoritismi e critiche al governo
La decisione della Commissione ha innescato dure reazioni da parte delle opposizioni. Il senatore Luca Pirondini, capogruppo del Movimento 5 Stelle nella Commissione Cultura, ha dichiarato: “Il Movimento 5 Stelle è stato l’unico gruppo parlamentare a votare contro”. Continua poi: “Una scelta netta e motivata da una scoperta particolarmente grave: nel testo si prevede un taglio di quasi 2 milioni di euro a danno di istituzioni culturali di assoluto rilievo nazionale e internazionale”. Pirondini ha sottolineato come le istituzioni colpite da questi tagli rappresentino da anni un punto di riferimento per la valorizzazione del patrimonio culturale nazionale, e ha criticato la destinazione parallela di fondi al “Festival delle Città Identitarie”, promosso da una fondazione legata a esponenti vicini al governo.
Anche il Partito Democratico, pur non votando contro, ha manifestato forte contrarietà. La senatrice Cecilia D’Elia, capogruppo dem nella Commissione Cultura, ha commentato: “Come Pd siamo contro le ‘marchette’ che il governo Meloni continua a fare in tema di Cultura, che si accompagnano ai tagli lineari imposti al ministero della Cultura e quindi agli enti, alle fondazioni e alle manifestazioni di carattere culturale”.
Tagli alla cultura e finanziamenti confermati per il Festival delle Città Identitarie
A fronte dei tagli generalizzati, la Commissione Cultura ha approvato lo stanziamento di 500mila euro per il Festival delle Città Identitarie, organizzato dalla Fondazione Città Identitarie ETS. La somma sarà destinata a sostenere iniziative culturali nei teatri e nelle piazze delle città ospitanti, con l’obiettivo di valorizzare le radici culturali e artistiche locali. L’edizione 2025 si terrà a Chioggia, dal 4 al 6 luglio. Il Comune riceverà direttamente un contributo di 60mila euro. L’assessore alla Cultura, Elena Zennaro, ha espresso soddisfazione: “L’importante contributo che il Ministero della Cultura ci ha riconosciuto per il progetto Città identitarie è la conferma che stiamo lavorando bene, in termini di scelta dei temi culturali da sviluppare, tempi e modi”.
Nel 2024, il Festival si era tenuto a Pomezia, sotto la direzione di un regista noto per la sua vicinanza politica a Giorgia Meloni. Questo elemento è stato sottolineato dalle opposizioni, che hanno sollevato dubbi sull’imparzialità dei criteri di assegnazione dei fondi. Pirondini ha denunciato: “Siamo di fronte all’ennesimo caso di amichettismo, anziché su merito, storia e impatto culturale reale. Un mix di tagli dove i soldi servono e di sprechi in marchette per gli amici che fa tremare i polsi e che nulla ha a che fare con l’interesse pubblico”.
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