mercoledì 9 aprile 2025

Londra, Royal Opera House (ROH). Nuova denominazione: 'Royal Ballet and Opera' (RBO) La stagione 2025-26. Dopo Pappano, direttore musicale Jakub Hrusa, direttore principale ospite Speranza Scappucci (da Connessi all'Opera, di Pietro Dall'Aglio)

 

Londra, la 'Royal  Ballet and Opera' riaccoglie Anna Netrebko: una stagione di ritorni, novità e attese

È stata annunciata la stagione 2025/26 della Royal Ballet and Opera (‘RBO’) di Londra (nota fino al 2024 come Royal Opera House ‘ROH’ prima di un discutibile rebranding), la prima sotto la guida del nuovo direttore musicale Jakub Hrůša, che a seguito di una stagione di transizione dopo il termine dell’era Pappano, prende pienamente le redini del maggior teatro inglese, con l’italiana Speranza Scapucci nominata Direttore orincipale ospite per l’Opera. Otto nuove produzioni d’opera, diverse riprese – molte delle quali già viste in anni recenti, l’atteso ritorno di Anna Netrebko dopo sei anni di assenza, la continuazione del ciclo Händel, un nuovo capitolo del Ring sotto la bacchetta di Antonio Pappano e un occhio di riguardo per Britten e il repertorio cecoslovacco, tanto caro alla nuova direzione musicale del teatro. Verdi e Puccini faranno sempre da ‘padroni’ per il repertorio italiano, senza troppe novità di programmazione; striminzita come al solito la presenza belcantistica. Tra i grandi nomi internazionali, oltre a quello del soprano russo, quelli di Marina RebekaFreddie de Tommaso, Aleksandra Kurzak, Ausrine Stundyte, Ermonela Jaho, Bryn Terfel, Pretty Yende, Charles Castronovo, Christopher Maltman, Aida Garifullina, Allan Clayton, Aigul Akhmetshina, Juan Diego Florez Roberto Alagna. Presenza italiana folta e di qualità, garantita da Ildebrando D’ArcangeloAnna Pirozzi, Andrea MastroniGiovanni SalaRosa FeolaAlex EspositoCarlo BosiLuca MichelettiPaolo BordognaSonia Ganassi, Francesco Demuro e tra i direttori ospiti, oltre alla già citata Scapucci, Antonello ManacordaGiacomo SagripantiStefano MontanariLorenzo Passerini e Riccardo Frizza.

La stagione verrà aperta l’11 settembre da una nuova produzione di Tosca, con una regia moderna firmata da Oliver Mears e diretta da Jakub Hrůša, che manderà in pensione la storica e amatissima produzione con regia tradizionale di Jonathan Kent portata al successo circa vent’anni fa da Angela Gheorghiu. Anna Netrebko e Aleksandra Kurzak si alterneranno nel ruolo del titolo (alla Netrebko spetterà l’apertura di produzione e altre tre recite il 15/18/21 settembre) affiancate da Freddie de Tommaso come Cavaradossi e Gerald Finley come Scarpia. Il soprano russo tornerà poi a dicembre 2025 (15-23 dicembre) per una ripresa del quarantennale allestimento di Turandot di Andrei Șerban (dettagli sul cast forniti a seguire in questo articolo). Non finisce qui, perché il soprano russo sarà poi protagonista di un recital il 24 giugno, accompagnata al piano da Pavel Nebolsin, con un intimo programma di canzoni e arie di compositori russi, tedeschi e francesi. Un ritorno in gran spolvero e di gran visibilità, a quanto pare voluto in precedenza anche da Antonio Pappano e supportato senza ambiguità dal nuovo direttore musicale Hrůša, che in una recente intervista a The Times ha difeso la scelta di scritturare la Netrebko – dopo le polemiche degli anni recenti – per i suoi meriti artistici, applaudendola “come una delle migliori interpreti in quella categoria di ruolo” e aggiungendo “La ROH dovrebbe essere associata ai migliori cantanti, e lei appartiene a questo gruppo”, ma anche: “So che ha condannato la guerra… e non ho motivo di non prendere sul serio la sua affermazione”. L’ultima apparizione di Netrebko al Covent Garden risale al 2019 in una produzione de La forza del destino; una successiva per Nabucco a gennaio 2022 era stata cancellata per restrizioni europee ai viaggi mentre un’ulteriore apparizione in Il trovatore a giugno 2023 era saltata di mutuo accordo tra la Netrebko e il teatro, e nonostante da allora un suo ritorno fosse stato giudicato come inopportuno, si è evitato lo scontro frontale che il soprano russo ha avuto invece con Peter Gelb e il MET di New York. Il Director of Opera della RBO, Oliver Mears, che è anche regista, aveva scelto Netrebko per la messa in scena de La Gioconda al Festival di Pasqua di Salisburgo del 2024, sotto la bacchetta di Pappano. Probabilmente si è trattato di un tentativo di sgelo in territorio neutro, chissà. Resta ora da vedere come sarà accolto il soprano al suo ritorno londinese.

Hrůša, dopo un’incursione a inizio di stagione nel repertorio più popolare, tornerà nella sfera dei compositori a lui più vicini. Il direttore cecoslovacco porterà al Covent Garden per la prima volta nella sua storia Il Caso Makropulos di Janáček (4-21 novembre) in una nuova produzione con la regia di Katie Mitchell Ausrine Stundyte nel ruolo di Emila Marty. Il 20 settembre Hrůša, dirigerà un concerto eccezionale dal titolo ‘Jakub Hrůša and Friends’ dedicato a pagine di Bartók (Il Mandarino Meraviglioso) e Dvořák (la cantata La sposa dello spettro). A maggio del 2026 il direttore musicale della RBO dirigerà la prima ripresa dell’allestimento di successo firmato da Deborah Warner di Peter Grimes che ha fatto il giro dei teatri europei e che ritorna nel teatro dove aveva debuttato: nel ruolo del titolo ancora una volta l’interprete odierno di riferimento per questo titolo, Allan Clayton. Il 14 maggio si terrà poi un Gala con i due direttori musicali, Hrůša per l’Opera e Koen Kassel per il balletto, per una serata all’insegna di musica e danza in una sorta di showcase del meglio che la RBO ha da offrire (programma da definire). Come avevamo previsto insomma, per Hrůša – salvo qualche eccezione – un ruolo ‘di nicchia’ a livello musicale e che lascia spazio a direttori ospiti per il repertorio più popolare.

Tornando alle nuove produzioni, proseguirà con Siegfrid (17 marzo – 6 aprile 2026il ciclo del Ring wagneriano per la regia di Barrie Kosky e la direzione musicale di Antonio Pappano: Siegfried sarà Andreas Schager, Der Wanderer Christopher Maltman, Brünnhilde Elisabet Strid. Attesissima per la prossima stagione è una nuova produzione de I puritani (30 giugno-19 luglio 2026) di Bellini per la regia di Richard Jones: nel cast troveremo Francesco Demuro (Lord Arturo). Lisette Oropesa (Elvira), Ildebrando D’Arcangelo (Sir Giorgio Valton), Andrzej Filończyk (Riccardo), Marcela Rahal (Enrichetta). Continua poi il ciclo pluriennale händeliano con ben due titoli. Sul palcoscenico principale della RBO andrà in scena Ariodante (9-21 dicembre 2025) con la regia di Jetske Mijnssen al suo debutto nel teatro londinese e un cast che vede tra gli altri Emily D’Angelo (Ariodante), Jacquelyn Stucker (Ginevra) e Christophe Dumaux (Polinesso). Nella sala più piccola del Linbury Theatre verrà rappresentato Giustino (7-18 ottobre 2025) in un allestimento a cura di Joe Hill-GibbinsDavid Bates dirigerà La Nuova Musica. Sempre al Linbury Theatre debutterà una nuova produzione di The Turn of the Screw di Brittencon la direzione musicale di Bassem Akiki and e la regia di Natalie Abrahami e Michael Levine.

Numerose le riprese di produzioni di repertorio. Speranza Scappucci fa il suo debutto ufficiale come direttore ospite principale della Royal Opera, dirigendo Les Vêpres siciliennes di Verdi (19 settembre-6 ottobre 2025), nella ripresa dell’allestimento di Stefan Herheim; nel cast si leggono i nomi di Marina Rebeka (Hélène), SeokJong Baek (Henri), Ildebrando D’Arcangelo (Jean Procida) e Quinn Kelsey (Guy de Montfort). Ripreso già diverse volte dal suo debutto qualche anno fa, ritorna ancora una volta lo spettacolo di Rigoletto (25 marzo-23 aprile 2026) con la regia di Oliver Mears; la bacchetta questa volta è affidata a Mark Elder: nel primo cast George Petan (Rigoletto), Aida Garifullina (Gilda), Liparit Avetisyan (Duca di Mantova), Andrea Mastroni (Sparafucile), mentre nel cast alternativo spicca il nome di Rosa Feola (Gilda). Ritorna anche lo storico allestimento della Traviata firmato da Richard Eyre (8 gennaio – 17 febbraio 2026): Ermonela JahoPretty Yende e Rachel Willis-Sørensen si alterneranno nel ruolo di Violetta, Giovanni SalaBekhzod Davronov e Charles Castronovo nel ruolo di Alfredo GermontAleksei IsaevAmartuvshin Enkhbat e Christoph Pohl nel ruolo di Giorgio Germont; dalla buca di alterneranno Antonello Manacorda e Giacomo SagripantiAlexander Soddy dirigerà invece i complessi della RBO nella prima ripresa dell’acclamata produzione di Richard Jones di Samson et Dalila (13 maggio – 3 giugno 2026) con SeokJong Baek e Aigul Akhmetshina nei ruoli principali. Daniel Oren dirige la storica produzione di Andrei Șerban di Turandot di Puccini, con Anna NetrebkoMaida Hundeling e Anna Pirozzi che condividono il ruolo del titolo e Yusif EyvazovArsen Soghomonyan e Roberto Alagna che si alternano nel ruolo di Calaf. Ennesima ripresa anche della messa in scena di Richard Jones de La bohème (1-25 luglio 2026), diretta da Lorenzo Passerini: il ruolo di Mimì verrà interpretato da Juliana Grigoryan e Hrachuhí Bassénz, mentre per quello di Rodolfo si alterneranno Freddie De Tommaso e Stefan Pop, per Musetta Marina Monzò e Ruth IniestaLuca Micheletti sarà Marcello nel primo cast. Alex EspositoLouise AlderAndrey Zhilikhovsky e Masabane Cecilia Rangwanasha interpretano rispettivamente Figaro, Susanna, il Conte e la Contessa nel revival de Le nozze di Figaro di David McVicar, diretto da Giedrė Šlekytė. Ritorna anche Il flauto magico con la regia di McVicar. Ritorna l’acclamata messa in scena di Richard Jones dell’opera mozzafiato di Mussorgsky Boris Godunov (29 gennaio – 18 febbraio 2026), con Mark Wigglesworth che dirige Bryn Terfel nel ruolo dello zar tormentato. A chiudere la stagione, Yves Abel dirige La fille du régiment (7-24 luglio 2026) di Laurent Pelly con Sara Blanch (Marie) che fa il suo debutto sul palco principale, affiancata da Juan Diego Flórez (Tonio), Paolo Bordogna (Sulpice) e Sonia Ganassi (La Marquise de Berkenfiled).

Nessun commento:

Posta un commento