domenica 6 aprile 2025

La cultura ( e la musica, specie di Mozart) non fa l'uomo più buono - replica Mascheroni ( Il Gironale) a Crepet

 

Crepet sbaglia, la cultura non fa l'uomo più buono

Ieri, quando abbiamo scoperto che il Corriere della sera intervistava uno psichiatra di fama indiscussa, Paolo Crepet, sulla tragedia di Mezzolombardo, dove un diciannovenne ha ucciso il padre a coltellate, ci siamo precipitati a leggere l'articolo. Il titolo, in verità, era infelice: «I genitori che ascoltano Mozart non finiranno mai ammazzati. Abbiamo fallito». Ma l'intervista era peggio. Crepet spiegava anche il perché; anche se non c'era niente da spiegare. La sua idea è quella: nelle famiglie in cui si ascolta Mozart crescono figli modello. E in quelle in cui si ascoltano, che ne so, i Led Zeppelin, o i Black Sabbath, o Ozzy Osbourne, crescono potenziali assassini. Sinceramente non lo sappiamo. Mio padre ascoltava persino i Guns N' Roses e noi da ragazzi non siamo mai andati in giro con una pistola. I nostri vicini, invece, mettevano sempre Bach a palla. Un figlio è morto di overdose e la figlia batteva sulla Saronnese.

Comunque. Anche rileggendola non sapremmo dire se l'intervista di Paolo Crepet trasudasse più razzismo morale o retorica classista.

Ma poi, sinceramente, tra tutti i compositori, proprio Wolfgang Amadeus Mozart, che ha musicato il libretto più misogino e sessista della storia della musica? E perché non Beethoven? Ah già. Chi ascolta «Ludovico Van» insegna Kubrick rischia di diventare un drugo di Arancia meccanica, uno stupratore assassino con i serpenti nei cassetti in cameretta. E non citiamo Wagner. Se lo ascolti rischi, a scelta, di volere invadere la Polonia o comandare un assalto di cavalleria dal cielo contro un villaggio vietnamita. E non ricorderemo qui che tutti i gerarchi nazisti erano finissimi lettori e adoravano la musica classica. Anche quel tale che progettò le camere a gas. Può succedere.

No, Crepet! (che non è un imperativo). Chi studia di più, legge di più, e ascolta persino i maestri della musica, non è più buono. Forse più colto, ma non più buono. La storia della civiltà a partire dai dittatori e i leader terroristi, tutti bibliofili e intellettuali: Hitler, Stalin, Mussolini, Mao, Pol Pot, Abimael Guzmán... insegna il contrario.

E poi, scusa. Perché «Abbiamo fallito?». Tu, forse. Io ascoltavo i Duran Duran e i miei figli sono splendidi ventenni.

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