martedì 17 settembre 2024

Teatro Massimo di Palermo. Il sovrintendente Betta è scaduto. Il MInistero nicchia a nominare il proprio rappresnetante nel CdI (da Palemo Today). Si vuol fare al Massimo ciò che si sta facendo alla Rai?

 Tre caselle su cinque sono al loro posto, ne restano da coprire due per delineare il nuovo Consiglio d'indirizzo della Fondazione Teatro Massimo, che proporrà al ministero della Cultura una rosa di nomi per la scelta del sovrintendente. Dopo la nomina a inizio mese dell'imprenditrice Marcella Cannariato (moglie del patron di Sicily by Car Tommaso Dragotto), in quota Regione Siciliana, oggi è arrivata quella di Gaspare Borsellino: fondatore e direttore responsabile dell'agenzia di stampa Italpress. Il nome di Borsellino, proposto congiuntamente da Regione e Comune, ha avuto il via libera dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. 

"Al dottor Borsellino, giornalista, esperto di comunicazione e direttore dell'Italpress, realtà consolidata ormai da anni a livello nazionale e con proprie sedi redazionali anche all’estero, va il mio augurio di buon lavoro", ha detto il sindaco Roberto Lagalla, che ha rivolto "apprezzamento e ringraziamento" al ministro Sangiuliano per l'ok alla nomina di Borsellino. Anche il governatore Schifani ha ringraziato Sangiuliano, aggiungendo che "la competenza e la professionalità di Borsellino, ampiamente dimostrate nella sua carriera giornalistica alla guida di una delle più importanti realtà italiane, saranno apprezzate e valorizzate anche all’interno di questa nostra grande istituzione culturale". 

Papa Francesco e Gaspare Borsellino, direttore ItalPress-2
Gaspare Borsellino omaggia Papa Francesco

Considerando che sono cinque i componenti del Consiglio d'indirizzo e, da statuto della Fondazione Teatro Massimo, il sindaco è di diritto il presidente, mancano le ultime due nomine. Una spetta al Comune e l'altra allo stesso ministero della Cultura, enti che assieme alla Regione controllano la Fondazione. La "partita" si dovrebbe chiudere tra la fine del mese e inizio settembre e, come detto, sarà il preludio alla scelta del sovrintendente. L'amministrazione comunale, con il sindaco Lagalla, ha da tempo espresso la volontà di riconfermare Marco Betta, nominato durante la sindacatura di Leoluca Orlando. "Squadra che vince non si tocca", ebbe a dire il primo cittadino a inizio luglio sulla scorta dei risultati raggiunti dall'attuale governance del Teatro Massimo, "riuscita a superare i problemi della fondazione". 

Marco Betta Sovrintendente Teatro Massimo foto Franco Lannino-2
Marco Betta, sovrintendente del Teatro Massimo (foto Franco Lannino)

Dichiarazioni che hanno provocato uno scontro con il presidente della Regione, Renato Schifani, che aveva accusato Lagalla di una fuga in avanti: "Non decide da solo". Scontro che, come dimostra la nomina di Gaspare Borsellino, sembrerebbe superato. Tanto che si va verso una strada condivisa fra Comune e Regione sul nuovo sovrintendente. Che potrebbe essere il vecchio, cioè quello attuale. Lagalla infatti è sempre dell'avviso che quello di Betta sia il profilo migliore per proseguire, nel solco della continuità, l'attività del Teatro Massimo. E sembrerebbe che su Betta si possa arrivare a un'intesa con Schifani. Tocca però convincere il terzo socio della Fondazione: lo Stato. Dal ministero della Cultura era ventilato invece il nome di Beatrice Venezi, direttrice d'orchestra e pianista.

Lo scorso 31 luglio è scaduto l'incarico da sovrintendente di Betta, che ha ricoperto anche il ruolo di direttore artistico del Teatro Massimo (a titolo gratuito). Mentre il 31 dicembre prossimo scadrà il contratto del maestro Omer Meir Wellber, attuale direttore musicale. Secondo indiscrezioni, una soluzione di compromesso che potrebbe mettere d'accordo tutti sarebbe quella di riconfermare Betta come sovrintendente liberando il posto di direttore artistico o di direttore musicale per Venezi o per un altro nome gradito al minstro Sangiuliano. Un altro posto che potrebbe "ballare" è quello del direttore esecutivo, Ettore Artioli (altro orlandiano di lungo corso), che non è in scadenza di contratto ma ricopre una carica fiduciaria. Staremo a vedere.   

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