lunedì 12 agosto 2024

Dopo le Olimpiadi I vertici dello sport in Italia. Lavorano non per aiutare gli atleti ma per contendersi le poltrone, con il beneplacito della politica ( da QN Sport)

 


Dopo i Giochi, la bagarre. Malagò rivendica i trionfi: "L’Italia è tra le prime 10». Ma è scontro con Abodi

dall’inviato

E adesso comincia l’Olimpiade personale di Giovanni Malagò. Riuscirà a conservare la poltronissima di presidente del Coni? Oppure dovrà rassegnarsi?

In assenza di una nuova legge, il numero uno dello sport italiano (che è anche membro permanente del Cio e presidente di Milano-Cortina) dovrà… sloggiare. Per lui non tira aria buona: il ministro Abodi ha già detto che "dalle poltrone bisogna sapersi alzare". E non alludeva a un viandante bulgaro.

La replica. Ieri, reduce dal trionfo dell’Italvolley femminile, Malagò ha risposto con… il piccone. Testuale: "Beh, l’intervento del ministro è stato fuori luogo. Apprezzo che con la sua famiglia abbia lasciato le vacanze per seguire dal vivo le ragazze di Velasco, ma la sua è stata una caduta di stile. Non si fanno certe dichiarazioni a cinque giorni dalla fine dei Giochi, mentre uno ci sta mettendo la faccia a nome del paese".

Addio? Tecnicamente, la situazione è molto chiara. Legge alla mano, Malagò non è rieleggibile. Lui insiste: "C’è un vasto consenso nel mondo dello sport per una soluzione che mi permetta di restare. Tra l’altro la legge è già stata modificata due volte per altre situazioni. Poi, ovviamente non tocca a me decidere".

Il guaio per il diretto interessato è che, pur non essendo certo di sinistra, Malagò non ha rapporti con il presidente della Federnuoto Barelli, parlamentare di Forza Italia. E non va d’accordo con Binaghi, numero uno federtennis.

Io lo vedo male. Da tempo circola il nome di Zaia, governatore del Veneto in scadenza. Con una Olimpiade a Cortina fra pochi mesi…

Bilancio. Comunque, Malagò ha dalla sua i numeri. Ipse dixit: "40 medaglie come a Tokyo, ma vincendo più ori e più argenti, e l’Italia è nelle prime dieci Nazioni della classifica, siamo davanti alla Germania: è tanta roba. Sono molto, molto orgoglioso. Possiamo definirci un Paese chiarissimamente multidisciplinare. Abbiamo vinto 40 medaglie in 20 sport diversi. A medaglie d’oro (12 totali, ndr), le donne hanno vinto la loro competizione con i maschietti, due nelle prove miste, nello skeet con Bacosi-Rossetti e nel Nacra della vela con Banti-Tita, 7 ori per le donne e 3 per gli uomini".

Non solo. "Tre anni fa inGiappone erano 67 gli atleti finalisti (nei primi 8), a Parigi ben 79. Aggiungo che abbiamo vinto la stranissima classifica dei quarti posti, 20, con 5 assimilabili (piazzamenti a ridosso del podio negli sport dove non c’è il quarto posto). I medagliati sono 80, il doppio di Tokyo".

Ma se Abodi non ci sente…

Quirinale. Azzurre e azzurri torneranno al Quirinale da Sergio Mattarella a restituire la bandiera il 23 settembre. E, a proposito di bandiera, quella che ieri ha portato Gregorio Paltrinieri - assieme a Rossella Fiamingo - nel corso della cerimonia di chiusura, Malagò ha svelato una sua speranza: "Vorrei che Greg fosse a Los Angeles, spero di convincerlo a fare portabandiera. Se lo merita".

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