sabato 9 marzo 2019

La risposta di TELT alla lettera inviata dal nostro Governo su TAV, spiegata dallo stesso premier Conte

«La società Telt mi ha appena risposto confermandomi che i capitolati di gara non partiranno senza l’avallo del mio Governo e del Governo francese e che, al momento, si limiteranno esclusivamente a svolgere mere attività preliminari, senza alcun impegno per il nostro Stato», annuncia il premier. 

E chiarisce: «Abbiamo promesso di tutelare esclusivamente gli interessi degli italiani. Lavoriamo in piena trasparenza perché non ci lasciamo condizionare dalle pressioni opache di gruppi di potere o comitati di affari. Fino a quando questo Governo sarà in carica, per quanto mi riguarda, sarà così. Sempre». 

Nella lettera inviata da Palazzo Chigi alla società italo francese il presidente del Consiglio ricorda gli impegni sottoscritti da Carroccio e Movimento con il contratto di governo e puntualizza: «L’analisi tecnica effettuata dagli esperti nominati dal ministero dell’interno Trasporti e delle Infrastrutture e le conseguenti considerazioni politiche fin qui effettuate ci impongono di rivalutare la realizzazione dell’opera, la cui corrispondenza nell’interesse pubblico non appare affatto scontata». 

«In ragione delle responsabilità che mi competono quale Presidente del Consiglio - prosegue Conte -, Vi invito ad astenervi, con effetti immediati, da ogni ulteriore azione che possa produrre, a carico dello Stato italiano, vincoli giuridici di sorta. 

In particolare, Vi invito a soprassedere dalla comunicazione dei capitolati di gara, al fine di evitare che soggetti terzi possano formulare offerte per la realizzazione dell’opera, condizionando, per tale via, le libere, definitive determinazioni che il mio Governo si riserva di assumere nel prossimo futuro». 

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