giovedì 7 marzo 2019

L'Italia, paese delle 'mezze' riforme ( da Quotidiano.net)

 Si intitola “Il Paese delle mezze riforme” l’ultimo libro di Linda Lanzillotta, politica e funzionaria dal curriculum illustre che, negli anni, ha ricoperto tra le tante cariche anche quella di ministro per le Autonomie locali (durante il secondo governo di Romano Prodi) e di vicepresidente del Senato. Un volume che si pone l’obiettivo di analizzare con occhio critico “le difficoltà, emerse con forza negli ultimi decenni, di riuscire a imprimere un cambiamento significativo alle istituzioni e alle amministrazioni, tra progetti visionari, incapacità di traduzione pratica è la distanza tra un cambiamento annunciato e un impatto percepibile nella vita delle persone e delle imprese”.

“Sono queste le maggiori cause che hanno generato sfiducia e disillusione nei cittadini e che hanno prodotto l’attuale Governo - commenta l’autrice -. Si parla da anni di un cambiamento annunciato sul piano dell’efficienza, della trasparenza, della meritocrazia e della responsabilità, ma alla fine della fiera le persone si chiedono: ‘Dov’è questo cambiamento?’”.

Il volume è stato presentato oggi pomeriggio alla libreria Feltrinelli di piazza Ravegnana: all’incontro, moderato dal direttore di Qn - il Resto del Carlino, Paolo Giacomin, hanno partecipato anche il senatore Pier Ferdinando Casini, Elisabetta Gualmini (vicepresidente della regione Emilia-Romagna) e il professor Marco Cammelli.

“Per capire questi temi basta pensare alla scuola - sottolinea il senatore Casini -: da 20 anni a questa parte, ogni ministro ha fatto la propria riforma, mentre la scuola italiana è stata sballottata nell’incertezza. Manca continuità amministrativa: ogni legislatura, invece, propone un programma che parte dallo smantellamento dell’esperienza precedente. È ora di cominciare a capire che l’amministrazione non è un orpello da abbattere”.

“La nostra macchina amministrativa, per larga parte, è a canne d’organo: verticale e settoriale - puntualizza il professor Cammelli -. Lanzillotta, invece, è una politica orizzontale e trasversale che, grazie alla propria esperienza, si discosta nettamente dai ‘ragazzotti’ che governano oggi”.

Uno dei temi più interessanti, sollevato dal direttore Giacomin, è stato quello della paura nel governare che possono nutrono i politici. “Personalmente non la vedo così - commenta la vicepresidente Gualmini -: non c’è una paura vera e propria, ma di certo non mancano le problematiche che riguardano la macchina amministrativa”.

“Il punto nevralgico del libro, che consiglio davvero, è proprio questo: dentro c’è la straordinaria storia personale dell’autrice - aggiunge Gualmini -. Un curriculum notevolissimo, con competenze e capacità che è bene osservare da vicino. Nell’epoca dello screditamento totale e del qualunquismo che ci circonda, queste qualità ci consolano”.

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