Come era stato annunciato l'anno scorso, con l'avvio della scuola artigiana avviata dal cardinale Mauro Gambetti che insegna l'arte della manutenzione di San Pietro, due donne sono entrate a far parte dell'organico delle maestranze della basilica. Si tratta di Lisa, originaria di Padova, 26 anni e di Miriana, 21 anni, di Reggio Calabria, entrambe con un percorso di studi artistici alle spalle. In questi mesi, hanno frequentato il corso per decoratori, stuccatori e muratori della Scuola Arti e Mestieri della Fabbrica di San Pietro. Lo ha reso noto padre Enzo Fortunato, direttore della Comunicazione della Basilica. La presenza delle donne non è nuova nella lunga esperienza di lavoro in basilica, ma in nessun caso finora maestranze femminili erano entrate nel corpo dei Sampietrini.
Da anni è consolidata la presenza di mosaiciste nello Studio del Mosaico Vaticano e già nel 1500 le donne venivano impiegate come lavoratrici, erano vedove e orfane, quasi sempre titolari di un'impresa familiare ereditata da un defunto marito o padre, alle quali la Fabbrica garantiva le stesse condizioni economiche e di trattamento assicurate al capofamiglia.
Le maestranze femminili altamente specializzate per custodire, riparare, conservare la basilica fin dal Cinquecento, nel cantiere del monumentale edificio sacro che stava costruendo Michelangelo, era previsto l'uso di mastre muratrici, carrettiere, pozzolaniere, fabbre, fornaciare, vetrare, intagliatrici di legno e di pietre dure di grande bravura. Dalle cronache che sono arrivate fino a noi si sa che hanno goduto di una sostanziale parità economica e che venivano considerate con rispetto dai colleghi Sampietrini.
Nessun commento:
Posta un commento