sabato 6 luglio 2024

Schifani vuole ripetere lo SCHIFO che ha creato all'Orchestra Sinfonica Siciliana, al Teatro Massimo. Nostro commento

 

Schifani:   Su Betta Lagalla parla per sè.

Le parole del presidente della Regione



 “Su Betta il sindaco parla per sé, con tutto il rispetto nei suoi confronti: non decide da solo”. Lo sottolinea il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, a margine dell’inaugurazione della fermata ferroviaria Palermo-De Gasperi.

Teatro Massimo, l’intervento di Schifani

Il Teatro Massimo, che è una nostra eccellenza – continua Schifani – vede come partner strategici la Regione per il 30% degli interventi e il Ministero per il 50%: sono decisioni che vanno concertate, personalmente mi sarei astenuto da dichiarazioni del genere però ognuno è responsabile di ciò che dice”.

“Anch’io sono un sostenitore del motto ‘squadra che vince non si cambia’, però tutti sono bravi ma nessuno è insostituibile – precisa il presidente della Regione -. Sono rimasto stupito da queste dichiarazioni, ma sono convinto che con il senso di responsabilità che contraddistingue il sindaco, il ministro Sangiuliano – conclude – e il sottoscritto troveremo una soluzione”.

                                                   

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Innanzitutto Lagalla ha parlato a titolo personale,  e ci sembra anche  che abbia aggiunto che avrebbe deciso  con gli altri soci fondatori del Teatro Massimo. L'applauso che ha accolto la dichiarazione del sindaco -   che non era la claque che Schifani si porta appresso ( ed anche Sangiuliano), facendo cancellare, dove non riesce a portarsela al seguito, cancellare i fischi dai reportage tv),  attestava il gradimento dei presenti.

Schifani, il Governatore della Sicilia - di cui non dimentichiamo le gesta da Presidente del Senato relativamente alle manifestazioni musicali da lui gestite ed appaltate a Canessa - dopo il disastro che sta facendo all'Orchestra Sinfonica Siciliana ( lui, analfabeta su tutta al linea che ha il coraggio, degli ignoranti,  di dichiararsi  estimatore della direttrice Beatrice Venezi: scarsa, anzi scarsissima, ma con molte pretese forte dei suoi potenti padrini politici), vuole fare un altro 'schifo' al Teatro Massimo, dove la gestione di Marco Betta (messo a guardiano del Teatro da Giambrone fuggito a Roma, dopo l'uscita dall'agone politico di Orlando, 'suo' sindaco 'amico e protettore') ha dato ottimi risultati a detta di tutti e del sindaco Lagalla che ne caldeggia, perciò, la riconferma.

 Schifani chiama in causa il Ministro Sangiuliano, suo socio in disfatte,  e gli chiede di non lasciare lì Betta, pur meritevole, più di qualunque altro candidato loro due, la 'strana coppia', vorranno promuovere.

 Se dovesse accadere, allora invocheremo, noi per primi, che la Sicilia sana scenda in piazza. Non si può accettare che questa destra ANALFABETA ed irrispettosa della cultura, intenta solo ad accaparrarsi qualunque poltrona vuota, l'abbia vinta. Non può distruggere in cinque anni appena - quanto tiene a restare al governo -  ciò che nel nostro Paese si è costruito - con tutti i difetti ben noti - in anni ed anni di corretta amministrazione,  e tenendo a bada i 'PREDONI' che ora purtroppo sono arrivati. (Pietro Acquafredda)


P.P.S.

In tutto questo disastro, ormai sotto gli occhi di tutti, solo i critici musicali italiani, intenti a distribuire premi e a riscuotere collaborazioni pagate, non vedono e non parlano.

                                                                                         ( P.A.)

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