lunedì 8 luglio 2024

Malpensa intitolato a Berluscpni senza avvertire SEA, la società che gestisce l'aeroporto - accusa il sindaco Sala ( ANSA). Nostro Commento

 


Sala: 'Intitolazione Malpensa a Berlusconi senza avvisare Sea'

 "In Italia non esistono più due cose: un minimo di rispetto del garbo istituzionale e l'indipendenza degli enti pubblici". Lo spiega a margine del Consiglio comunale il sindaco di Milano Giuseppe Sala commentando l'intitolazione dell'aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi, la cui procedura è avvenuta "senza sentire soprattutto Sea", la società che gestisce gli aeroporti di Milano, "che è ovviamente società partecipata del Comune".

"Ma Sea lì a Malpensa investe, crea lavoro, opera per il servizio ai clienti - aggiunge -. L'assurdo è che nemmeno ad oggi è stata comunicata la decisione a Sea, girano dei Whatsapp".

"Se questo è il sistema, ne prendiamo atto, certamente non è un sistema che è rispettoso del ruolo di ognuno - spiega -, vediamo cosa succederà, ad oggi Sea non ha una Pec che conferma la cosa". "C'è stato un ordine del giorno di Regione Lombardia un anno fa, tra l'altro segnalo che la Lega non aveva nemmeno partecipato al voto, che viene trasmesso a Enac e il presidente di Enac in 24 ore decide per l'intitolazione, senza avvisare Sea", conclude.

Il sindaco Beppe Sala non ha commentato l'ipotesi di fare una controproposta, con altri nomi, a cui intitolare l'aeroporto di Milano Malpensa, come suggerito dal Pd. "Non farei oggi una controproposta, riflettere sul perché di un'intitolazione del genere, perché non è un'intitolazione di poco conto - prosegue a margine del Consiglio comunale -. Per il bene dell'aeroporto, per la sua reputazione, è una cosa buona o non è una cosa buona? Come si fa a decidere in 24 ore, una cosa del genere senza consultare Sea?". "Io non faccio alcuna controproposta, dico che una cosa del genere va discussa e vanno capite le conseguenze. Io non penso che sia una cosa esente da conseguenze da tutti i punti di vista", conclude.


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In Italia, accade spesso che prima di prendere una decisione, anche importante, non si avverta chi di dovere.  Come è accaduto a Milano, per l'eventuale intitolazione dell'aeroporto Malpensa a Berlusconi. E chi sia venuto in mente tale idea  non è interessante qui conoscere; in generale diciamo che è venuto alla destra che intende santificare il fondatore del maggiore partito della coalizione( un tempo) e il suo 'federatore'. Questo il doppio merito ( il secondo un ripiego necessario) unito a quello di imprenditore. ( senza dimenticare però gli aiutini ricevuti fin dall'inizio della sua attività, dall'amico socialista, ampiamente ripagato anche in famiglia.

Nei giorni scorsi è montata la polemica dopo che una consigliera PD aveva giudicato inopportuna tale intitolazione ed aveva suggerito, scherzosamente, di intitolargli magari un 'centro massaggi' o un 'night club'... e non continuiamo con le riflessioni anche più audaci della consigliera. Che voleva non passasse in cavalleria che Berlusconi è stato condannato per 'frode fiscale' e processato per il famosissimo, ormai conosciuto ovunque nel mondo, e più di Malpensa, 'bunga bunga'. Basta non scordarsene.

 Contro la intitolazione si è pronunciata anche l'artista che sta completando il grande murale romano dedicato a Michela  Murgia, insigne scrittrice e campione nella difesa dei diritti civili, morta prematuramente. Per la semplice ragioni che dalle stesse file della Destra che vuole ad ogni costo santificare Berlusconi si sono levate critiche contro tale murale. Ora, a tale proposito, non  confonda la Destra, che vuole santificare Belrusconi mentre condanna Murgia, 'la lana con la seta', o 'la merda con la cioccolata' ;o come si direbbe a Firenze, con maggiore verve e totale irriverenza, 'il culo con le Quarantore'. 

C'è stato poi un parlamentare PD, con incarichi di vertice nel partito, che intervenendo sulla intitolazione in tv, ha sommessamente fatto notare che in Italia gli aeroporti sono intitolati a Leonardo da Vinci o Marco Polo. E che, far entrare Berlusconi nell'olimpo degli uomini illustri italiani, per detta intitolazione era quanto meno frettoloso, e che era il caso di attendere che la storia giudicasse prima Berlusconi.(Pietro Acquafredda)

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