lunedì 8 luglio 2024

Liguria. Toti, anche se non si ricandida alle prossime Regionali, per i pm deve restare ai domiciliari

 


Toti: «Non mi ricandido alle Regionali». E il legale chiede la revoca dei domiciliari per il governatore della Liguria

Il presidente della Liguria Giovanni Toti, agli arresti domiciliari dal 7 maggio, non si «candiderà alle prossime elezioni del 2025». Una rassicurazione che il suo legale Stefano Savi ha dato ai giudici del Riesame davanti ai quali ha chiesto la revoca della misura o, quantomeno, una sua attenuazione.

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In un'ora e mezzo il governatore, tramite l'avvocato, ha spiegato perché dopo due mesi non c'è più un rischio di inquinamento delle prove e, tantomeno, di reiterazione del reato. La difesa ha anche chiesto un parere al giurista e giudice emerito della Corte costituzionale Sabino Cassese - secondo il quale i giudici del Riesame devono bilanciare gli interessi di giustizia e il buon andamento della pubblica amministrazione - per spiegare perché vadano revocati gli arresti o perché possano andare bene anche l'obbligo di dimora a Ameglia, dove Tori risiede, o il divieto di stare a Genova.

Le parole del legale

«Ciascuna di queste misure - spiega Savi - con modalità diverse, appare tale da riequilibrare, almeno parzialmente, le esigenze di inchiesta a quelle di agibilità politica e istituzionale del governatore. Un equilibrio che anche la Consulta ritiene indispensabile e non valutato adeguatamente nel caso di specie». Il divieto di dimora a Genova «manterrebbe, per la legge Severino, - dice ancora Savi - la sospensione dall'incarico istituzionale di presidente (come per Pitella in Basilicata). Con l'obbligo di dimora ad Ameglia «pur annullando la sospensione della carica istituzionale... ne sottoporrebbe l'esercizio ad un fattivo controllo del giudice, autorizzante ogni spostamento (come per Oliverio in Regione Calabria)».

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La posizione dei pm

Non la pensano però così i pubblici ministeri Federico Manotti e Luca Monteverde, che hanno ribadito che Toti deve rimanere ai domiciliari. «C'è ancora il rischio di inquinamento delle prove, visto che bisogna anche individuare altri testimoni da sentire e potrebbe reiterare il reato». Il Riesame, presieduto dal giudice Massimo Cusatti, deciderà entro due giorni. Nel caso in cui dovessero respingere tutte le richieste di Toti il suo avvocato andrà in Cassazione. Ma in quel caso la decisione potrebbe arrivare non prima di settembre aprendo la strada a un eventuale giudizio immediato chiesto dalla procura. 

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