sabato 6 luglio 2024

A Partanna, Sicilia, il 'Combattimento' di Claudio Monteverdi

 

Musica e narrazione a Partanna: un cartellone in memoria di Sebastiano  Tusa.

Con "Il combattimento di Tancredi e Clorinda", dall'ottavo libro dei "Madrigali guerrieri et amorosi" di Claudio Monteverdi, a quattrocento anni dalla sua prima rappresentazione, si apre lunedì 8 luglio alle 21.00, nel sito archeologico di Contrada Stretto, il festival "Musica e parole per un'estate a Partanna", in memoria di Sebastiano Tusa.

Per la rapida e contrastata sequenza drammaturgica, che racconta la tragica storia d’amore e di morte dei due protagonisti, "Il combattimento", un madrigale rappresentativo, è considerato uno dei capolavori più sperimentali del compositore.

A Partanna, in scena anche il Cunto dell'Opera dei pupi sullo stesso argomento nell'interpretazione di Maurizio Maiorana insieme a Furio Zanasi, Picci Ferrari, Gaspare Provenzano. Ensemble musicale diretto dal Maestro Ignazio Maria Schifani.

"Musica e parole per un'estate a Partanna" propone dall'8 luglio al 22 agosto, sette appuntamenti di spettacolo in memoria di Sebastiano Tusa in tre luoghi poco conosciuti, ma di alto valore artistico e simbolico: l'Area archeologica di Contrada Stretto, il Castello Grifeo e la Chiesa Madre.
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L'11 luglio nel cortile del Castello Grifeo è in calendario "Intorno a Beatles Songs e altre canzoni" con musiche di Berio e nuovi arrangiamenti di canzoni del Novecento, con la voce solista di Daniela Spalletta e l'Ensemble di musica contemporanea diretto da Fabio Correnti.

Il 17 luglio la Chiesa madre intitolata al Santissimo Salvatore ospita il Coro di voci bianche del Conservatorio Scarlatti di Palermo diretto da Antonio Sottile.

Il 23 luglio il sito archeologico è la scena di "Con le mie ali, alla ricerca di sé stessi per cambiare il mondo", spettacolo a cura di Gigi Borruso, con la partecipazione di Pamela Villoresi e di altri attori della Scuola del Biondo di Palermo.

Il 29 luglio sempre al sito archeologico di Contrada Stretto è in programma il concerto dell'Orchestra a plettro del Conservatorio di Palermo, diretta da Emanuele Buzi.

Il 3 agosto al Castello Grifeo "Canzoni e Canti fra Sicilia antica e Belle époque", ideato da Consuelo Giglio.

Il 22 agosto, infine, il sito archeologico di Contrada stretto è la scena ideale per lo spettacolo conclusivo del festival dedicato a "L'ira di Achille" dall'"Iliade" di Omero, regia di Mimmo Cuticchio, in scena con Giacomo Cuticchio, Tania Giordano, Giuseppe Graffeo, musiche di Giacomo Cuticchio.

Ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti.

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Chi era SEBASTIANO TUSA
Archeologo italiano (Palermo 1952 - Bishoftu, Etiopia, 2019). Laureatosi in Paletnologia nel 1975 presso l’Università La Sapienza di Roma e specializzatosi nella medesima università in Archeologia orientale, nel 1982 ha iniziato la sua carriera professionale come ispettore nella sezione Preistoria della Soprintendenza Speciale al Museo Preistorico-Etnografico “L. Pigorini” di Roma. Direttore di importanti scavi di siti preistorici e fenici italiani (Grotta dell’Uzzo, Pantelleria, Cavallo Morto, Mozia), ha condotto ricerche in Paesi quali l’Iran, l’Iraq e il Pakistan. Nominato nel 2004 soprintendente alla Soprintendenza del Mare istituita dalla Regione siciliana, ha parallelamente condotto un’intensa attività di insegnamento come docente, tra gli altri incarichi, di Archeologia marina a Trapani (2005-2009), di Legislazione dei beni culturali sommersi (2004-2009) e di Paletnologia (2000-2019) presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. Nel 2018 è stato nominato assessore regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana della Regione Sicilia. Tra le sue numerosissime pubblicazioni di particolare rilievo sono: La Sicilia nella preistoria (1983); La preistoria nel territorio di Trapani (1990); Sicilia preistorica (1994); Archeologia e storia nei mari di Sicilia (2010); Primo Mediterraneo. Meditazioni sul mare più antico della storia (2016); In viaggio tra Mediterraneo e storia (con C. Ruta, 2017); I popoli del Grande Verde. Il Mediterraneo al tempo dei faraoni (2018).

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