martedì 21 maggio 2024

Redditometro, se serve a stanare gli evasori (TGCOM 24)

 

qr code tgcom24 whatsapp© Tgcom24

Il provvedimento indica "le informazioni utilizzabili per determinare gli elementi indicativi di capacità contributiva presenti negli archivi in possesso dell'amministrazione finanziaria". Si procederà alla determinazione sintetica del reddito sulla base sia delle spese presuntivamente attribuibili al contribuente". Le disposizioni "si rendono applicabili alla determinazione sintetica dei redditi e dei maggiori redditi relativi agli anni d'imposta a decorrere dal 2016".

   

I redditi dei contribuenti saranno esaminati secondo diverse tipologie: il decreto indica ad esempio 11 tipologie per i nuclei familiari e 5 diverse aree del Paese. Vengono inoltre prese in considerazione le quote di risparmio che si sono accumulate negli anni e le spese effettivamente sostenute così come risultano dall'Anagrafe tributaria.

 

"Le spese, distinte per gruppi e categorie di consumi del nucleo familiare di appartenenza del contribuente, - spiega il testo - sono desunte dall'indagine annuale sulle spese delle famiglie compresa nel Programma statistico nazionale, effettuata su campioni significativi di contribuenti appartenenti a undici tipologie di nuclei familiari, distribuite nelle cinque aree territoriali in cui è suddiviso il territorio nazionale". Si considerano "sostenute dal contribuente, le spese effettuate dal coniuge e dai familiari fiscalmente a carico". Viceversa: "non si considerano sostenute dalla persona fisica le spese per i beni e servizi se gli stessi sono relativi esclusivamente ed effettivamente all'attività di impresa".

   

I contribuenti dal canto loro avranno facoltà di dimostrare: che il finanziamento delle spese è avvenuto con redditi diversi da quelli posseduti nel periodo d'imposta, ovvero con redditi esenti o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta, o comunque, legalmente esclusi dalla formazione della base imponibile, ovvero da parte di soggetti diversi dal contribuente. Si potrà anche eccepire che le spese attribuite hanno un diverso ammontare e che la quota del risparmio utilizzata per consumi e investimenti si è formata nel corso degli anni precedenti.

 

Fonti FI: noi da sempre contro il redditometro "Forza Italia è sempre stata contro il redditometro". E' quanto rispondono fonti di Forza Italia interpellate sul possibile utilizzo del redditometro. Tra gli azzurri trapela perplessità sulla misura. Misura che, spiegano le stesse fonti, "confliggerebbe con il provvedimento del concordato preventivo contenuto nella delega fiscale".

 

Osnato (FdI): "Noi contro l'evasione" Il redditometro "non credo sia una svolta epocale. E' un aggiornamento di alcuni parametri. Non annacqua né intacca la riforma fiscale né l'atteggiamento del governo Meloni. Certo, è un parametro che esiste e va aggiornato. Ed è anche una risposta a chi dice che non ci occupiamo di evasione fiscale". Così Marco Osnato, FdI, presidente della Commissione Finanze della Camera, interpellato in merito alla misura sul redditometro. "Forse fa 'scalpore' perché siamo in campagna elettorale".

Il fisco torna a mettere sotto la lente le capacità di spesa dei contribuenti per risalire ai loro redditi: dalle spese per l'auto a quelle per la casa, dal costo delle utenze a quelle per il possesso di barche. Scatta di nuovo il possibile utilizzo del redditometro, uno strumento che il fisco utilizza per risalire al reddito presunto dei contribuenti-persone fisiche. Era stato sospeso nel 2018 e il decreto che lo riattiva a partire dai redditi 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e firmato dal viceministro all'Economia, Maurizio Leo.

Nessun commento:

Posta un commento