martedì 1 giugno 2021

Arriva il Braille Music Editor ( da La Repubblica, di Alessandra Paolini)

 Francesco Pio ama i Maneskin. Come tutti ragazzini della sua età. Francesco ha 14 anni ed è non vedente dalla nascita. Ma come Damiano, il leader del gruppo che ha appena vinto l’Eurovision insieme a Victoria, Thomas ed Ethan, è pazzo per la musica. Rock e classica. E adesso lo è ancora di più. Da quando a casa sua, a Catania, è arrivato un Bme, “Braille music editor”: uno strumento che permette al non vedente musicista di scrivere in autonomia spartiti, controllarli, correggerli. Stamparli in nero o in Braille e poi risentire la composizione. Un regalo arrivato da “Lions Clubs Multidistretto 108 Italy” e dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (Uici), che hanno messo su un progetto dal titolo “La solidarietà che costruisce”. L’iniziativa è servita a donare ausili per migliorare l’inclusione scolastica, resa ancora più complicata dalla dad e dal lockdown, a 48 studenti sparsi in 12 scuole.

“Sono oltre 4000 gli studenti con disabilità visiva in Italia e, per la maggior parte di loro, l’impatto delle misure di contenimento e gestione dell’emergenza legata al Covid-19 è stato drammatico - spiegano dall’Uici - Ragazzi e bambini costretti a studiare in totale “isolamento didattico” o impossibilitati a partecipare alle sessioni di didattica a distanza per mancanza di strumenti adeguati o ancora penalizzati dal distanziamento fisico che ha impedito l’uso del tatto che di fatto è il loro unico strumento di apprendimento ed esplorazione del mondo. Per non parlare del peso che questa situazione ha avuto sulle famiglie, e in particolare sui genitori che a causa della pandemia hanno dovuto affrontare situazioni economiche molto disagiate. Una vera e propria emergenza che ha rischiato di tagliare fuori dalla scuola ragazzi e bambini non vedenti, ipovedenti e con disabilità aggiuntive per i quali già studiare in condizioni di normalità richiede un sacrificio e un impegno di gran lunga superiore a quello degli altri studenti”.

Francesco da quando ha ricevuto il Bme si esercita tutto il giorno con il flauto traverso che studia ormai da anni, seguito dalla sua insegnante Loredana. E’ iscritto al primo anno de liceo linguistico G.Turrisi Colonna di Catania. “Da poco ha cominciato a studiare anche il pianoforte- racconta Enrica la mamma di Francesco Pio Licandro - per mio figlio la musica è tutto. C’ è nato e cresciuto circondato dalle note. E’ venuto al mondo con una malattia autoimmune che ha lo reso non vedente sin da subito. E per i bimbi come lui il suono e il tatto sono il primo contatto col mondo. Musica per imparare a camminare, campanellino per fargli muover i primi passi. Così scegliere un liceo dove lo studio si fa sui libri ma anche sugli spartiti è stato uno sbocco naturale. Ora lo stesso Bme sta per arrivare a scuola e per Francesco sarà tutto molto più semplice per romanere al passo con gli altri compagni”.

Oggi alla presentazione del progetto, nella sala Convegli della Federazione delle istituzioni pro ciechi a Roma c'era anche Francesco Pio e in collegamento da Catania ha suonato un brano col suo flauto traverso. " Queste iniziative vanno appoggiate, sostenute e fatte conoscere", il commento del ministro alle Disabilità,Erika Stefani.

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