mercoledì 11 novembre 2020

Il noto violista Danilo Rossi sulla chiusura della Scala

 Da oggi noi lavoratori del Teatro alla Scala torniamo ad essere in Fis (Fondo di integrazione salariale) fino al 3 dicembre! Scusate, un momento! Ma non è proprio tutta colpa del governo. I teatri sono chiusi al pubblico ma non è vietato lavorare! Molti teatri fanno produzioni in streaming, da Sassari a Reggio Emilia, a Parma, a Bari. La Rai continua a fare concerti tutte le settimane. Ma allora c’è qualcuno che preferisce non lavorare, questa è la verità! Se non si vuole fare lo streaming, c’è anche la radio! Inoltre ai lavoratori non è stato chiesto nulla a fronte di questa scellerata decisione! E questo è fare sindacato? Come durante il lockdown, la Scala è immobile mentre tutti provano, si impegnano a portare avanti il lavoro! Sono senza parole. Si pensa di andare avanti così fino a maggio, senza fare nulla? Ma è una vergogna! E poi i sindacati organizzano le manifestazioni in piazza? Contro chi? Contro se stessi, incapaci di proporre! Qua le sicurezze ci sono, è che manca la volontà di rilanciare, di lavorare. Ma l’arte non può fermarsi. Alla Rai stanno andando tutti quei direttori d’orchestra di livello, che erano previsti alla Scala. Luisi, Harding, Gatti! E da noi il nulla. Lo stesso per la Filarmonica della Scala: il nulla. E nessuno dice nulla! Poi ti fanno un bel concertone il 7 dicembre così tutti siamo felici per poi richiudere ancora tutto! Sono troppo vecchio per tacere, dopo 35 anni di Scala e 40 di concerti in giro per il mondo.

Danilo Rossi, Prima Viola Solista dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano

https://www.corriere.it/lodicoalcorriere/index/09-11-2020/index.shtml

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