sabato 2 dicembre 2023

Elezione diretta dei sindaci, trent'anni fa. Se ne parla lunedì 4 dicembre all'Auditorium di Roma ( da First Online, di Linda Lanzillotta)

 


Linda Lanzillotta
Linda Lanzillotta

Trent’anni fa per la prima volta i sindaci delle grandi città venivano eletti direttamente dai cittadini con una legge che garantiva stabilità per cinque anni e forte autonomia delle Giunte rispetto ai consigli comunali: Cacciari a Venezia, Castellani a Torino, Domenici a Firenze, Rutelli a Roma, Bassolino a Napoli, Bianco a Catania, Orlando a Palermo. Una rivoluzione in un’Italia in cui istituzioni e partiti politici erano stati decapitati dalle inchieste di Tangentopoli. Si affacciava una nuova generazione di leader non legati ai vecchi partiti, capaci di coinvolgere nelle Giunte anche persone esterne alla politica ma che credevano nella possibilità di ricostruire il Paese e nel  buongoverno della cosa pubblica, a partire dalle città.  Quell’evento segnò un grande entusiasmo civico e una rivoluzione nella politica e nelle istituzioni.

Il rinascimento di Roma Capitale: da Rutelli in poi, cosa è cambiato

Francesco Rutelli ha pensato di ricordare questo avvenimento in un incontro pubblico che si terrà lunedì 4 dicembre all’Auditorium. Sarà anche l’occasione per  ricordare la sua esperienza che in dieci anni ha segnato, a detta di molti, un vero e proprio rinascimento di Roma Capitale, esperienza cui ebbi la fortuna e l’onore di  partecipare come Assessore al bilancio (e a molto altro). Oggi, guardando al degrado di Roma e al suo discredito nel mondo (la cocente sconfitta dell’Expo 2030 ne è stata l’ultima prova!) sembra impossibile. Vale quindi la pena di riflettere  sugli strumenti che resero possibile rimettere in sesto e rilanciare le città.

Ovviamente nel nuovo secolo molto è cambiato, siamo nell’era di internet che allora non esisteva e che oggi condiziona drammaticamente l’azione politica e di governo schiacciandola sul presente e rendendo molto difficile lo sguardo lungo sul futuro.  Ma offrendo anche nuove enormi opportunità a partire dalla velocità e dall’ampiezza delle comunicazioni. E’ vero tuttavia che, oggi come allora, se il presente non funziona – cioè i servizi essenziali di una città dalla pulizia ai trasportidalla viabilità al verde – il futuro non ha alcuna credibilità prima di tutto per i cittadini.

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