La distruzione della diga di Nova Kakhovka in Ucraina - ragionevolmente causata con esplosivo ad alto potenziale piazzato nei cunicoli di servizio -  pone un rischio inondazione per le popolazioni a valle che saranno inondate da una onda di piena alta fino a 5 metri ed è stata decisa e attuato perché allargherà il corso del Dnepr rendendo ancora più difficile per le forza armate ucraine il tentativo di attraversarlo nell’offensiva che sta per iniziare.

La diga di Nova Khakovka dopo i bombardamenti, 6 giugno 2023. +++ TELEGRAM/FORZE ARMATE UCRAINA +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE CUI SI RINVIA +++ NPK +++
La diga di Nova Khakovka dopo i bombardamenti, 6 giugno 2023

È una disperata quanto criminale mossa difensiva. Gli effetti “non militari” sono due: l’allagamento di intere comunità - si parla di 16mila persone a rischio che dovranno essere evacuate il più rapidamente possibile - con rischio di perdita di vite e certezza di enormi danni e gli effetti sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia, che con i suoi sei reattori e una potenza di 5.700 MW è la più grande centrale nucleare d’Europa.