Ta-dah! Come il magico inizio orchestrale del terzo quadro di Bohème, Jan Betrand Latham-Koenig emerge dal buio e promette un risorgimento di poesia al Festival Puccini. Il direttore d’orchestra inglese, che ha lasciato la sua impronta nei teatri del mondo, è il nuovo direttore artistico della Fondazione. La nomina ufficiale non c’è ancora, ma il patto è stato sancito nell’incontro a palazzo comunale col sindaco Giorgio Del Ghingaro e il presidente del Pucciniano Luigi Ficacci. Se il valore culturale si misura coi titoli, non è esagerato pensare che la coppia Ficacci-Koenig sia la vetta della pur lunga e variegata storia del Festival.

Ufficiale dell’Ordine dell’Impero britannico per meriti musicali e relazioni culturali anglorusse (prima della guerra in Ucraina), Latham-Koenig non ha solo diretto orchestre e teatri, ma ha anche fondato orchestre in varie Nazioni. Le attese per un riverbero internazionale sul Pucciniano che si avvia verso le celebrazioni del centenario sembrano quindi ben riposte.

Il maestro inglese, di ascendenze mitteleuropee, in realtà a Torre del Lago c’è già stato. Nel 2017 si esibì al pianoforte accompagnando il soprano Natalia Gaudefroy nella "Voix humaine" di Francis Poulenc. L’esibizione della tournée del Teatro Novaya Opera incluse la proiezione del film muto "Entr’acte" del regista René Claire, con colonna sonora del compositore Erik Satie eseguita a quattro mani al pianoforte dallo stesso Latham-Koenig e da Margarita Yakunina. Della Novaya, Latham-Koenig è stato direttore artistico. Dal momento che la stagione pucciniana 2023 è già organizzata, il maestro curerà i cartelloni del 2024-26, quindi nel pieno del doppio centenario della morte di Giacomo Puccini e della première di Turandot.

Nell’annunciare l’accordo col maestro inglese, l’entusiasmo del presidente della Fondazione, il professor Luigi Ficacci, nell’annunciare l’accordo col maestro inglese, è travolgente: "Questa è una scelta culturale di altissimo livello, perché il nuovo direttore artistico è un musicista, un direttore d’orchestra estremamente profondo e carico di capacità interpretative. E’ un creatore di talenti orchestrali e vocali. Lo dico come parte del pubblico che giudica dalla poltrona della platea: quando ho raccolto la sua disponibilità sono stato molto felice. E’ un importante evento per l’apertura internazionale del nostro Festival, che discende dalla sua capacità di restituire la grandezza musicale di Puccini"...