martedì 4 aprile 2023

Teatro San Carlo, restauri terminati. Sangiuliano, nel corso della cerimonia ufficiale di riapertura, trova modo per esibirsi ( NapoliToday)

 

Riapre il San Carlo dopo i lavori. Ma sul futuro è polemica tra Sangiuliano e Lissner | 

Dopo 87 giorni di lavori di restauro finanziati dal Ministero della Cultura, il Massimo napoletano riapre le sue porte al pubblico. Presenti il sindaco Manfredi e il ministro della cultura Sangiuliano. Una riapertura animata da un confronto tra il minstro e il sovrintendente Lissner

Dopo tre mesi di chiusura per i lavori di restauro, il Teatro di San Carlo riapre le sue porte. Dei lavori serrati avvenuti con un finanziamento di 10 milioni di euro del Ministero della cultura, il Massimo napoletano, simbolo della città, è pronto non solo per riprendere a pieno ritmo la programmazione dei suoi spettacoli ma anche per ospitare i grandi eventi internazionali come l'arrivo a metà maggio di Bono Vox, volto iconico degli U2.

Una riapertura in cui non ci sono stati ritardi e che avviene con entusiasmo.

“Sono molto felice di annunciare la riapertura del Teatro di San Carlo restituito al suo splendore dai lavori di restauro. Grazie al supporto del Ministero della cultura il teatro si presenta oggi più bello che mai. Come sovrintendente ho sempre avuto a cuore la conservazione e la valorizzazione di questo patrimonio culturale straordinario che rappresenta una delle massime espressioni dell'arte teatrale e musicale, non soltanto italiana" dichiara il il sovrintendente del Teatro di San Carlo Stéphane Lissner che ha accolto all'apertura presentata alla stampa il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano e il sindaco di Napoli e presidente della Fondazione Teatro di San Carlo Gaetano Manfredi.

I lavori di restauro

In alcuni punti all’interno del Palco reale infatti, gli interventi di restauro hanno svelato gli antichi colori al di sotto del rosso e dell’oro. 

Gli interventi di ristrutturazione hanno interessato, oltre al Palco reale, l’intera sala e il soffitto con la tela del Cammarano. Inoltre sono stati effettuati interventi di sostituzione del tavolato del palcoscenico e del parquet della sala, di revisione del sistema di aggancio delle poltrone di platea,  di restauro dell’agremano, dell’intradosso e dell’estradosso dell’arco di boccascena, dell’orologio di proscenio, della fascia basamentale di platea, della balaustra della fossa orchestrale e della volta del passetto; si è intervenuti anche sull’impianto di  riscaldamento con una riqualificazione delle pompe di calore del teatro, sull’impianto idrico antincendio e rilevazione fumi, su montacarichi e sull’impianto elettrico.

La polemica tra il ministro Sangiuliano e il sovrintendente Lissner

Un giorno di festa per l'arte e la cultura italiana segnata dai venti della polemica. Il sovrintendente Lissner non ha sicuramente gradito le dichiarazioni rilasciate dal ministro Sangiuliano contenute nella cartella stampa data ai giornalisti in occasione della conferenza stampa per mostrare i risultati della restaurazione svolta da B5 Srl.

Le parole del ministro Sangiuliano che suscitano l'amarezza del sovrintendente sono le seguenti: "“Il San Carlo è un’eccellenza della Nazione, denso di valori e luogo di una grande tradizione storica. Qui sono passate leggende della musica. Oggi il San Carlo non ha ancora una proiezione pari alla sua storia, al suo valore e potenzialità. Bisogna lavorare per rafforzarla in tempi rapidi affinché questa riapertura sia un vero punto di rilancio e non un mero restauro, per quanto necessario, della struttura. Il San Carlo deve tornare ad avere il posto di primato che merita anche inserendosi in un generale risveglio della cultura a Napoli”.

Affermazioni alle quali il sovrintendente non manca di rispondere durante la conferenza stampa: "Mi rattristano le parole del Ministro Sangiuliano. Negli anni abbiamo lavorato raccogliendo molti successi e adesioni da parte del pubblico attirando al San Carlo artisti di fama internazionale".

Non è mancata limmediata replica del ministro Sangiuliano: "Bisogna sempre tenere alta l'asticella perché l'eredità culturale dell'Italia è immensa e deve essere proiettata nel mondo".


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