venerdì 7 gennaio 2022

Variante Omicron riesce molto poco a fondersi con le cellule umane

 Sebbene sia rapidissima nell'agganciarsi alle cellule umane, la variante Omicron del virus SarsCoV2 riesce molto poco a fondersi con esse rispetto alla variante Delta e al virus SarsCoV2 originario. Lo segnala il consorzio giapponese Genotype to Phenotype (G2P-Japan), specializzato nell'analisi genetica, in un articolo pubblicato online prima della revisione da parte della comunità scientifica.

 

L'analisi del genoma della variante Omicron indica che la proteina Spike (S), utilizzata dal virus per agganciarsi alle cellule, non ha una struttura tale da facilitare il processo di fusione del virus con la cellula umana. Manca infatti la divisione in due sub-unità, presente nella variante Delta, che permetteva al virus di fondersi in modo efficiente con le cellule umane.

Altri test, che lo stesso gruppo di ricerca ha condotto successivamente sui criceti, indicano poi che la Omicron infetta meno i polmoni e si diffonde meno nelle loro cellule, con il risultato di essere meno patogenica sia della Delta, sia del ceppo originario del virus SarsCoV2. Secondo i ricercatori i dati suggeriscono che la struttura della proteina S e la sua attenuata capacità di fondersi con le cellule umane "sono strettamente associate alla patogenicità virale" e lasciano ipotizzare che la variante Omicron "si sia evoluta verso una maggiore trasmissibilità e una patogenicità attenuata". (ANSA).

Nessun commento:

Posta un commento