martedì 1 dicembre 2020

Romaeuropa. Come da consolidata tradizione, si fa tutto in famiglia, con un semplice giro di poltrone

 Come deciso e ratificato dai Fondatori e dal Consiglio di Amministrazione di Romaeuropa, dal 1 settembre  Guido Fabiani, già Presidente Vicario,   ha assunto il ruolo di Presidente della Fondazione succedendo a Monique Veaute che nella stessa data  ha assunto la direzione artistica della Fondazione Festival Dei Due Mondi Spoleto.

Monique Veaute, oltre a continuare a far parte del CdA della Fondazione Romaeuropa in qualità di fondatrice, è stata nominata Presidente Onorario della Fondazione stessa, su proposta del nuovo Presidente Guido Fabiani. Come espresso e confermato nella riunione del CdA della Fondazione, inoltre, la carica di Direttore Generale e Artistico ricoperta da Fabrizio Grifasi garantisce un elemento di continuità con la storia di Romaeuropa.

«Il REF è ormai riconosciuto tra gli eventi culturali più importanti che si realizzano in Italia. Essere nominato presidente della Fondazione Romaeuropa, dopo Giovanni Pieraccini e Monique Veaute, costituisceper me un grande onore e sento tutta la responsabilità che ciò comporta. Mi unirò con vero piacere al lavoro portato avanti negli anni con passione e competenza, e con straordinario successo, dalla preziosa squadra diretta da Fabrizio Grifasi.Per quanto riguardala stagione che sta per iniziare, sono certo che l’esperienza accumulata da questa squadra consentirà di affrontare al meglio le difficoltà che inevitabilmente si presenteranno, mantenendo alti lo spessore culturale e la dimensione internazionale del Festival» afferma Guido Fabiani.


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 Non si intende garantire la continuità negli incarichi, bensì la permanenza eterna negli stessi. Tant'è che la Veaute e Grifasi, indipendentemente dagli incarichi attuali che tuttavia detengono da decenni, sono anche membri della fondazione 'a vita'. Come karajan con i Berliner.  Ma Romaeuropa non è una fondazione che vive di fondi pubblici, allora perchè è gestita come fosse  impresa famigliare?

 Certo non è l'unico caso. Limitandoci a Roma, c'è anche il caso della IUC (Istituzione Universitaria dei Concerti) gestita a mò di impresa famigliare dalla famiglia Fortuna: prima il fondatore, poi la moglie e dopo, per ultima, la figlia, alla cui morte, prematura, è entrata nel consiglio una sorella della defunta.

E potremmo aggiungere anche quello della  Accademia Filarmonica Romana, nella quale dopo la fondatrice Adriana,  mitica ed indimenticabile, la famiglia Panni ha sempre avuto ed ha tuttora, un posto di riguardo.

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